Pochi stimoli? Prova Strava, l’alleato per continuare a migliorarsi

Strava
Nell’App, oltre a registrare, si possono anche creare tracce e nuovi segmenti
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Nella vita di ogni sportivo ci sono momenti di grande motivazione alternati a fasi di stanchezza, sia fisica che mentale. E spesso è proprio questa a comandare. Quando viene meno la voglia di allenarsi duramente, quando i risultati tardano ad arrivare o semplicemente subentra una certa routine, trovare nuove fonti di ispirazione diventa fondamentale. Un escamotage per allenamenti di qualità, anche quando il gioco si fa duro, è senza dubbio Strava, piattaforma di riferimento per tantissimi ciclisti, stradisti e biker (ma anche runner e altre tipologie di sportivi).

Che cos’è Strava?

Strava non è solo un’app per registrare i propri allenamenti: è una vera e propria comunità sportiva digitale. Il suo punto di forza risiede nei cosiddetti “segmenti”, ovvero tratti di percorso (salite, discese, singletrack, tratti pianeggianti etc.) in cui gli utenti vengono automaticamente cronometrati. Ogni segmento ha la sua classifica (in cui si può comparire o meno), costruita in base ai tempi registrati da chi ha percorso quel tratto. Così, anche una semplice uscita di allenamento può trasformarsi in una sfida contro se stessi… o contro il resto del mondo.

Strava
Strava, se connesso all’App del ciclocomputer, può caricare l’attività in maniera del tutto automatica

Oltre alla classifica assoluta, che premia il miglior tempo con il prestigioso titolo di KOM (“King of the Mountain”) per gli uomini e QOM (“Queen of the Mountain”) per le donne, Strava propone altri obiettivi intermedi: le top 10 assolute e di categoria, le migliori prestazioni personali su quel segmento, oppure la propria “top 3” di sempre. In questo modo, ogni utente può trovare il proprio stimolo, che si tratti di raggiungere la vetta o semplicemente di migliorare rispetto al passato.

Il fascino del KOM/QOM è indiscutibile: conquistarlo significa essere i più veloci su quel tratto tra migliaia di persone. È un simbolo di primato, un riconoscimento digitale che, per molti, vale tanto quanto una medaglia. Ma al di là della competizione pura, Strava offre anche un importante supporto psicologico: vedere i propri progressi nero su bianco, confrontarsi con altri atleti, ricevere kudos (l’equivalente dei “mi piace”) e commenti, può davvero fare la differenza nei momenti di calo motivazionale.

Strava
Uno stimolo in più per spingere. In discesa, però, mai esagerare (credit: Lupato/RedBull)

Occhio a non esagerare!

Va però ricordato che, se da un lato l’app può spingere a dare il massimo, dall’altro è fondamentale usarla con consapevolezza. Soprattutto in discesa o in tratti tecnici, inseguire un record può portare a correre rischi inutili. L’allenamento deve sempre restare un momento di crescita personale e non trasformarsi in una gara a tutti i costi. Strava deve essere uno stimolo, non un’ossessione.

Perché ogni uscita può diventare un’occasione per migliorare, non solo facendo lavori specifici, ma anche sfidando se stessi o gli altri. O entrambe le cose: con Strava questo (ed altro) è possibile.