Dita sui freni: indice, medio o entrambi?

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Dita sui freni, sempre. Ma una, due o entrambe?
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Potremmo dire a discrezione del biker e del modello di impianto. È proprio così. In effetti, non esiste una regola fissa: quello che funziona per un ciclista può non essere adatto a un altro, e molto varia anche in base al tipo di bici, allo stile di guida e alle condizioni che si trovano.

C’è chi predilige l’uso del solo indice (o anche del solo medio) per azionare la leva del freno, trovandolo più naturale e confortevole, soprattutto per frenate leggere e controllate. Ci sono altri invece che preferiscono utilizzare contemporaneamente indice e medio, per avere una presa più salda e un maggiore controllo nelle frenate più decise o nei tratti tecnici dove le mani tendono a stancarsi.

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Nel DH, tranne eccezioni, i rider utilizzano un solo dito per frenare. Questo, anche perché gli impianti sono davvero molto potenti e con due dita ci sarebbe il rischio di esagerare (credit: Bartek Wolinski/Red Bull Content Pool)

Altri ancora adottano una strategia differenziata, utilizzando una o due dita a seconda della situazione: un dito per le frenate più dolci, due dita per frenate più estreme, che richiedono una forza maggiore e un controllo superiore. Questa varietà di approcci dimostra quanto la questione sia soggettiva e legata a diversi fattori, personali e tecnici.

Quanto impatta l’impianto frenante sulla scelta dei freni?

Un elemento che influisce molto è infatti il tipo di impianto frenante montato sulla bici. Gli impianti con una maggiore potenza frenante o con leve di forma più classica possono richiedere un diverso posizionamento delle dita rispetto a quelli meno potenti o con linee più innovative. Anche la forma e la dimensione della leva sono infatti fondamentali: una leva più larga o con un profilo ergonomico potrebbe essere più comoda da azionare con due dita, mentre leve più sottili e corte possono risultare più pratiche con un solo dito.

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Nel Cross Country, il discorso è ben diverso. L’impostazione delle mani è più a discrezione del singolo biker, delle sue preferenze e necessità
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Alcuni freni presentano poi forme che consentono o non consentono (o perlomeno non avoriscono) una presa con due dita. In foto gli Hope XCR, con leve arcuate, ma non troppo corte

Anche la capacità di azionamento del freno gioca un ruolo importante. Alcuni impianti offrono una risposta molto progressiva e modulabile, che richiedono per situazioni estreme l’impiego delle due dita. Altri, più “pronti” o aggressivi, possono richiedere un’azione più delicata e quindi l’utilizzo di un solo dito per evitare frenate eccessive.

Insomma, la scelta, dunque, non è solo una questione di abitudine, ma anche di adattamento alle caratteristiche tecniche del proprio sistema frenante e, perché no, allo stile di guida. Insomma, una risposta sulla “posizione perfetta” non c’è. Come spesso accade, sperimentare è forse l’unico modo per capire e trovare la soluzione.