Neofiti della Mtb, in cosa conviene investire davvero?

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I pedali a sgancio rapido possono dare senza dubbio grandi benefici
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Chi si avvicina al mondo della mountain bike spesso rimane subito affascinato: i sentieri, la libertà, la sensazione di sfida con sé stessi e con la natura. Dopo le prime uscite, se la passione attecchisce, quasi inevitabilmente scatta un pensiero comune: “mi serve una bici nuova, più leggera, più performante, più simile a quelle dei professionisti”.

È un’idea comprensibile, alimentata anche dal marketing e dal confronto con amici o compagni di pedalate. Tuttavia, la realtà è che non sempre la soluzione migliore è cambiare bici: anzi, molto spesso il vero limite non è il mezzo, ma il ciclista e il rapporto con essa. Sono le gambe, la tecnica e la confidenza con la bici a fare la differenza. Poi c’è un altro discorso, che è proprio il cuore di ciò di cui parleremo oggi: partendo da un modello già valido, con pochi e mirati interventi si può migliorare notevolmente l’esperienza, ma senza svuotare il portafoglio.

Ecco quali passaggi devono seguire i neofiti quando decidono di migliorare la proprio mtb

Dunque, da cosa partire? Il primo passo riguarda i pedali. Per chi non li utilizza ancora, i pedali a sgancio rapido rappresentano un investimento fondamentale: migliorano la trasmissione della potenza, garantiscono maggiore controllo nei tratti tecnici e rendono più efficiente la pedalata. Richiedono un po’ di pratica (qualche minuto e già si impara) per essere gestiti con sicurezza, ma una volta superata la fase iniziale diventano indispensabili.

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E le gomme? Avere coperture di qualità, adatte al terreno che si affronta, alla giusta pressione (indipendentemente dalla soluzione adottata) fa la differenza

Un altro upgrade molto sensato è quello legato ai copertoni. Spesso le gomme montate di serie non sono il massimo in termini di grip (e peso): scegliere pneumatici di qualità, adeguati al proprio terreno abituale, cambia radicalmente la sicurezza in curva e la capacità di affrontare le discese. In parallelo, si può valutare il passaggio alla configurazione tubeless, che porta con sé  una riduzione del rischio di forature, ma più manutenzione. Naturalmente è poi necessario che cerchi e copertoni siano compatibili.

Salendo di livello, un accessorio che trasforma letteralmente la guida è il reggisella telescopico. Poter abbassare e rialzare la sella con un semplice gesto (che si abbia il comando al manubrio o meno) semplifica la vita sia nelle discese, dove lascia più libertà di movimento e permette di abbassare il baricentro, sia nelle soste improvvise. È una di quelle soluzioni che, una volta provate, diventano difficili da abbandonare (qui un approfondimento).

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Utile, utilissimo per neofiti (ma non solo) il reggisella telescopico

Non solo la bici… è sempre importante non sottovalutare postura e preparazione personale

Fin qui abbiamo parlato di componenti, ma poi spesso, come annunciato nelle battute iniziali, il miglior investimento non riguarda la bici in sé. Una visita biomeccanica, ad esempio, può cambiare radicalmente il comfort e l’efficienza in sella. Avere la giusta posizione significa ridurre il rischio di dolori e pedalare più efficientemente. È un aspetto troppo spesso sottovalutato, ma che incide più di qualsiasi upgrade costoso.

Infine, c’è il capitolo più importante: la preparazione personale. Allenarsi con metodo, magari con il supporto di un coach, porta miglioramenti tangibili, anche questo molto più rapidamente di qualunque upgrade tecnico. Ma poi anche un corso di guida o qualche lezione con istruttori esperti può fare la differenza: imparare a gestire la bici su fondi sconnessi, affrontare una curva con la giusta traiettoria o superare un ostacolo in sicurezza sono competenze che rimangono nel tempo e che rendono ogni uscita più appagante.

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Essenziale una buona postura in sella. Una visita biomeccanica è sicuramente consigliabilissima. Un ulteriore passo può essere poi mettere il focus sulla preparazione e tecnica di guida, facendosi affiancare da esperti

In sintesi, chi è agli inizi e sente il desiderio di “fare un passo avanti” dovrebbe fermarsi un attimo e valutare con lucidità. Non è sempre la bici nuova a fare la differenza, ma piuttosto piccoli investimenti mirati e, soprattutto, un miglioramento delle proprie capacità. Alla fine, la mountain bike è uno sport che mette l’atleta al centro: la bici è il mezzo, ma il vero motore siamo noi.