Prestigio, Marco Giannini: «Questo circuito permette di unire la passione per la MTB a quella per i viaggi»

Giannini
Marco Giannini in azione alla Sinalunga Bike 2024
Tempo di lettura: 5 minuti

Durante la trasferta alla Lessinia Legend avevamo scambiato due parole (poi finite anche sul numero cartaceo di giugno di MTB Magazine) con Marco Giannini. In quell’occasione, l’amatore romagnolo ci aveva raccontato che stava seguendo il nostro circuito e che gli mancava una sola gara al traguardo di Prestigioso. Ci eravamo quindi lasciati con la promessa che ci saremmo risentiti obiettivo raggiunto, per raccontare la sua avventura. Così è stato.

«L’idea di affrontare per la prima volta il Prestigio è nata lo inverno scorso, quando parlando con mia moglie, ho deciso che per i miei 50 anni era giusto pormi un obiettivo importante da portare a termine ci ha rivelato Marco. – Devo ammettere che, per riuscire nell’impresa, è stato fondamentale il supporto della mia famiglia. Infatti, quando potevano, mia moglie e i miei due figli sono venuti volentieri con me per supportarmi. Questo è bellissimo, ma vuol dire che bisogna organizzare il fine settimana al meglio, in modo che possano goderselo anche loro. Anche per questo io preferisco quando le corse si svolgono di sabato, rispetto alla domenica. Perché se corri di domenica sei costretto a sacrificare tutto il weekend per la trasferta. Mentre se la gara è di sabato uno può partire il venerdì dopo lavoro e dedicare la domenica alla famiglia».

Giannini
Marco Gianni, 50enne romagnolo appassionato di sport, soprattutto delle due ruote

Nicolò (13 anni) e Viola (10 anni) sono i primi tifosi del papà, in attesa di crescere e poterlo affiancare nelle sue imprese: «Il grande va già in bici, la piccola ancora no. Quando esco in allenamento nel fine settimana, ogni tanto viene anche lui. Ormai mancano solo 3 anni e poi potrà farmi compagnia anche in gara (scherza papà Marco, ndr). Nel frattempo penso al 2025, dove voglio assolutamente replicare il Prestigio. Questa volta, provando ad abbinarlo a un altro circuito. Ad esempio vedevo che ce ne erano un paio, come quello Trek, che quest’anno avevano delle corse in comune».

Per la prossima stagione, quindi, Marco vorrebbe cercare il bis. L’obiettivo, però, è riuscirci disputando anche le corse mancate in questo 2024. Anche se c’è un punto fisso e indiscutibile del suo calendario: «Nonostante l’abbia corsa anche quest’anno, il prossimo anno non voglio assolutamente mancare alla Dolomiti Superbike. Per me è la corsa più bella di tutto il panorama italiano di MTB. In più, il 2025 sarà un’edizione speciale visto che ricorre il trentesimo compleanno della manifestazione. A me piace andare “a caccia” di queste ricorrenze. A maggio, ad esempio, ero alla 25ª edizione della Lessinia Legend, che ho scelto proprio per questa occasione speciale. Anche se spero che alla Dolomiti del prossimo anno, vista la grande occasione, migliorino le medaglie di arrivo. PerchP quelle consegnato lo scorso luglio hanno lasciato dubbiosi in molti, mentre in passato era molto belle e particolari. Conservo con grande affetto e ricordo quella del 25esimo anniversario, con la corona della bici. La medaglia di ricordo può sembrare una cosa banale, ma per chi corre molte edizioni o diverse gare all’anno è una cosa a cui si guarda».

Giannini
Lessinia Legend 2024 è una corsa che ha affascinato molto il 50enne romagnolo

Il 50enne romagnolo è rimasto molto impressionato da diverse gare di questo Prestigio: «Tra le corse a cui preso parte quest’anno sono rimasto molto stupito dalla Lessinia Legend. Non l’avevo mai corsa e non mi aspettavo una gara così bella. Sia da un punto di vista del percorso, che dell’organizzazione. Anche la Tre Valli mi ha preso molto, ma qui sapevo cosa aspettarmi perché ero alla seconda partecipazione. Positiva anche l’esperienza alla Gran Romagna, che tornava a disputarsi dopo tanto tempo. Mentre non sono riuscito a correre la 100 Km dei Forti, che però mi ispira molto ed è già in calendario per il prossimo anno».

Marco ci ha anche raccontato come è nata questa sua passione per la bici e qual è la sua “origine sportiva”: «Io ho iniziato a disputare le gare di mountain bike a 45 anni. Quindi solo 5 anni fa, ma la mia è sempre stata una vita basata sullo sport. Ne ho praticati di tutti i tipi. Dal nuoto alla pallavolo. Dal motocross al tennis. Passando per la palestra e tanto altro. Recentemente, appunto, sono passato alla bici grazie un gruppo di amici che mi hanno convinto ad uscire con loro. La MTB ha impiegato poco tempo a prendermi e diventare una vera e propria passione per me. Ho iniziato facendo 2.000 km l’anno. Poi 3.000. L’anno dopo ancora 4.000. Fino a che non ho deciso di iniziare a correre. Purtroppo mi sono approcciato tardi a questo mondo. Se tornassi indietro inizierei a 20 anni. Però bisogna anche saper prendere quello che la vita ti da».

Giannini
Marco Giannini in azione alla Dolomiti Superbike 2024

«Tra i tanti pro che uno può trovare nel fare gare amatoriali, la possibilità viaggiare per l’Italia è senza dubbio il più importantele attrazioni della zona sono un aspetto sempre più preso in considerazione dagli amatori ai giorni d’oggi. – Così facendo si uniscono due passioni con una sola trasferta. Quest’anno ho scelto di fare il Prestigio proprio perché volevo girare e scoprire posti nuovi. Il prossimo anno, invece, proverò ripeterlo puntando a correre le gare che non sono riuscito a disputare nel 2024. Ad esempio quest’anno non sono andato alla Etna Marathon e non sarò neanche alla Castro Legend. Due trasferte lunghe, ma che voglio provare a organizzare per il 2025».

Marco, nonostante la sua grande predisposizione per lo sport e le due ruote, non ha mai corso con bici da strada: «Ne mai lo farò. Non voglio neanche provare e le motivazioni sono semplici. Guidare la bici nel traffico mi fa paura e per la questione ruote. Venendo dal motocross sono sempre stato abituato agli pneumatici larghi. Le ruote da strada sono troppo piccole per me».

Giannini
Foto all’arrivo della Dolomiti Superbike, sperando di poterci tornare anche nel 2025 per il 30esimo anniversario

Giannini si allena quasi tutti i giorni, anche se le uscite lunghe con la bici sono previste solitamente il weekend. Almeno che non ci sia un grande appuntamento in vista: «Solitamente mi alleno sempre in compagnia. Ho 3/4 diversi con cui fare belle pedalate in zona. Unica eccezione è quando sono molto vicino ad un appuntamento importante, come può essere la Dolomiti Superbike. In quel caso mi serve fare dei dislivelli e chilometraggi importanti per allenare la gamba. Due/tre settimane prima di evento, infatti, faccio principalmente uscite in solitaria molto specifiche».