Trasmissione meccanica: perché usarla e quanto conta oggi

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L’elettronica è bella, affascinante e molto probabilmente il futuro. Quando si parla di elettronica nella Mtb, però, spesso i pareri si fanno discordanti. Qualche mese fa, ad esempio, nel corso di un’intervista a Martino Fruet, emersero alcune perplessità riguardo le famigerate sospensioni ad azionamento automatizzato. Ma non solo: secondo Fruet, infatti, che di Mtb ne ha mangiata e non poca, neanche il comparto trasmissione necessiterebbe di tutta quest’elettronica.

Lo Shimano XTR M9100, prodotto di punta della casa nipponica, ad oggi rappresenta la massima espressione della meccanica per Mtb. Sono molti i rider di Coppa (anche campioni olimpici e mondiali) ad utilizzarlo senza problemi: qualcosa pur significherà. Fonte foto: sito di Cannondale

Da anni sulla sua Mtb da gara monta lo Shimano XTR, unico gruppo top di gamma rimasto con guaina e cavo, che a suo dire ha poco da invidiare in termini di funzionalità agli altri competitor. Come lui, anche molti atleti di Coppa del Mondo (ovviamente anche per ragioni di sponsor) a cui non si può certamente dire che i risultati manchino.

Detto questo, il dubbio viene: ma allora, avere un cambio elettronico oggi è così essenziale? Ciò che è certo, come già detto, è che l’elettronica anche in questo ambito rappresenti il futuro. Altrettanto sicuro però che ad oggi avere un gruppo “meccanico” porti ancora dei vantaggi, soprattutto se ci si riferisce al mondo amatoriale (competitivo e non). Vediamo perché.

Le trasmissioni meccaniche sono per tutti e senza tempo: pratiche, economiche, resistenti, affidabili

In primis perché costa meno, al momento dell’acquisto (assolutamente non trascurabile) ma anche in caso di sostituzioni per eventuali problemi. Nonostante tutti gli scongiuri, può sempre capitare di rompere qualcosa, e un componente meccanico costa decisamente meno di un componente elettronico, indipendentemente dal marchio e dal modello, che sia un deragliatore o un manettino.

Una trasmissione meccanica richiede poi meno attenzioni: una volta regolata correttamente possono passare mesi prima di dover ricorrere ad un nuovo appuntamento sul cavalletto. E anche in caso di manutenzione “straordinaria”, come può essere la sostituzione di un cavo, tempi e costi sono limitati. Non bisogna ricordarsi di caricare la batteria, non bisogna fare aggiornamenti, né collegare i componenti: niente di niente.

I gruppi meccanici continueranno a essere sviluppati ancora a lungo? I consumatori, per virtù o necessità, ci sono ancora. Credito: Bartek Wolinski

Si può stare più tranquilli quando si lava la Mtb. Se da una parte è vero che si siano fatti grandi passi in avanti sotto questo punto di vista, è pur sempre vero che elettronica ed acqua (soprattutto a pressione) non vanno molto d’accordo. Con lavaggio, asciugatura e lubrificazione adeguati i componenti meccanici non possono presentare in alcun modo problemi anomali per cui ricorrere all’assistenza di corsa.

Insomma, per noi una trasmissione meccanica ha ancora molto da dire. È forse meno appetibile dal punto di vista estetico, infinitesimamente meno veloce e precisa nella cambiata, ma alcuni pro ci sono eccome. È ancora ideale per il principiante, l’amatore medio e anche quello avanzato. Per divertirsi, allenarsi e anche per le competizioni. Un patrimonio che speriamo continui ad essere sviluppato di pari passo con l’elettronica e che resista al progresso tecnologico ancora a lungo.