Lavaggio e-Mtb, attenzione agli strumenti. E la batteria? Lavare la bici è un’operazione semplice ma delicata, che richiede sempre grande cura. Ancor di più se si parla di bici a pedalata assistita, con motore, cablaggi elettronici, batteria e tutto il resto. Con l’inverno ormai alle porte (e con esso le giornate più fangose) è richiesta anche una certa frequenza nelle operazioni di manutenzione. Situazioni che possono inizialmente scoraggiare i biker meno avventurosi, ma che non devono assolutamente fermare la voglia di pedalare.
Anche dopo uscite “estreme”, infatti, con i giusti attrezzi (e un po’ di pazienza) è possibile mantenere la propria bici in ordine. Partiamo con i consigli, esordendo con ciò che non va assolutamente fatto: come più volte ci è capitato di ricordare, anche nelle situazioni più disperate è bene non ricorrere a strumenti troppo aggressivi, che possono essere risolutivi sul momento, ma allo stesso tempo compromettere la durata dei componenti. Ci riferiamo in particolar modo all’idropulitrice, che costituisce una vera e propria arma a doppio taglio.

Acqua a bassa pressione e olio di gomito
Se per le “muscolari” va impugnata con la massima diligenza, questa è assolutamente da evitare per le “elettriche”. Con le e-Mtb appunto, anche nel caso di sporco ostinato (come può essere il fango invernale), bisogna procedere necessariamente con getto d’acqua a bassa pressione (tramite idropulitrice specifica o classico tubo) e set di spazzole e panni. Un getto troppo potente potrebbe causare infatti infiltrazioni in componenti elettroniche causandone l’ossidazione, il malfunzionamento e la conseguente rottura. Affermazioni forse banali, ma che è comunque buona norma ribadire. Proprio qui si potrebbe aprire un’enorme parentesi: quello sulla necessità/utilità/pericolosità della rimozione della batteria durante il lavaggio. Ci sono infatti varie teorie discordanti, messe in circolazione non solo da chi pratica, ma anche dalle aziende produttrici.
Cercando di riassumere il più possibile, possiamo dire che il pensiero più diffusamente accettato è quello di lasciare durante il lavaggio la batteria al proprio posto, in quanto questa è progettata per resistere a contatto con l’acqua e protegge i cosiddetti connettori (stagni ma pur sempre delicati). Il consiglio, in caso di dubbio, è però quello di consultare le indicazioni fornite dai rispettivi produttori, in quanto le operazioni potrebbero variare in base al tipo di impianto utilizzato. In ogni caso, davvero fondamentale in questi termini e lo ribadiamo ancora una volta è la potenza del getto: se si lava a mano o tutt’al più con getto a bassa pressione, le possibilità di incappare in problemi sono minime.
Sempre in questa direzione, grande attenzione va poi prestata alle porte di ricarica, che rappresentano la via d’accesso più semplice per eventuali infiltrazioni e devono essere opportunamente riparate dagli sportellini protettivi. In ultimo, ma non per importanza, attenzione ai prodotti utilizzati, in primis quelli sgrassanti. Il consiglio è quello di utilizzare prodotti specifici, studiati con attenzione per non danneggiare anche tutti quei componenti “delicati” come cuscinetti e parti scorrevoli. In questo caso le regole sono le stesse che per le Mtb muscolari: lavare, asciugare, lubrificare.