Oggi parliamo di look e soprattutto degli pneumatici. La bici è per molti, soprattutto per chi la vive al di fuori delle gare, una questione di stile. In questa direzione, come più volte ci è capitato di dire, sono i dettagli a fare la differenza. Non per forza è necessario ricorrere a prodotti da migliaia e migliaia di euro: per migliorare il look generale di una Mtb troppo “anonima”, ad esempio, può bastare una semplice coppia di copertoni bicolore. Dopo questa affermazione ci sarà chi avrà storto il naso, chi sarà perplesso, ma anche chi (e siamo sicuri saranno in molti) sarà d’accordo. Il riferimento è ovviamente ai copertoni “para”, tornati alla ribalta ormai da qualche anno, nonostante la trasformazione dei sistemi utilizzati (in sintesi dal tubolare al tubeless).
Questi continuano oggi a riscuotere grande successo, non solo nel mondo amatoriale, ma anche in quello professionistico: non sono pochi infatti anche i biker pro’ che li usano (spesso per scelta) in Coppa del Mondo. Per chi non li conoscesse, si tratta di copertoni simili nell’aspetto ai tubolari di una volta, con battistrada nero e fianco giallo/beige. Molte case produttrici continuano a inserirli all’interno dei rispettivi cataloghi, proponendoli in alternativa alla solita colorazione nera. Tra queste, tutte le più grandi e blasonate aziende del settore: Vittoria, Schwalbe, Continental, Maxxis, Pirelli e così via. Il risultato? Tantissime gomme bicolore che continuano a girare su sentieri e campi gara.
Per i meno esperti attratti da questo stile “retrò”, un’ultima nota: tra un copertone “total black” e “para” dello stesso modello non c’è alcuna differenza. Né di funzionalità, né di resistenza, né di peso; è solo una questione visiva, nient’altro. Un aspetto, quello dell’estetica, che comunque non è da sottovalutare: anche in uno sport rude e di fatica come il ciclismo l’occhio vuole la sua parte. Non importa di che bici si tratta: i copertoni “para” stanno bene su ogni tipologia di Mtb, dall’entry level alla top di gamma, dalla Full da Xc a quella da Enduro. D’altronde, il fascino è incontestabile; piacciono a tutti, vecchia scuola e nuove generazioni.