Taglie telaio e scelte al ribasso: occhio a non esagerare

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Molti tra i professionisti scelgono ancora telai sottodimensionati, abbinandoli a cockpit “anomali”. Sam Gaze ne è l’emblema (credit: Piotr Staron)
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Quando si parla di scegliere la giusta taglia di telaio non esiste una risposta universale. Le taglie e le geometrie variano a seconda del marchio e del modello (e ovviamente della tipologia di bici), e decidere può essere complicato, per chi è alle prime armi ma non solo.

In questa scelta subentrano infatti molti fattori e molti biker, soprattutto quelli orientati all’agonismo, prediligono un telaio più piccolo di quello che sarebbe consigliabile loro sulla carta. Questo, contro quello che i marchi indicano (un telaio “giusto” e un attacco manubrio non troppo lungo), ma di pari passo con ciò che molti rider di Coppa ancora scelgono. I motivi? Eccoli spiegati nelle prossime righe.

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Un telaio piccolo può richiedere l’utilizzo d’un attacco manubrio troppo lungo o di un fuorisella esagerato, che possono rispettivamente compromettere guidabilità e comfort. Imitare i professionisti può essere pericoloso

Perché i bikers di Coppa del Mondo preferisco un telaio più piccolo?

Questa tendenza si verifica per un motivo ben preciso: telai definibili come sottodimensionati offrono maggiore reattività, maneggevolezza e giocosità. Tuttavia, nonostante ciò, è importante non cadere nell’errore di esagerare. Un telaio troppo piccolo può compromettere il comfort, la stabilità e l’efficienza della pedalata, e non è certamente l’ideale per chi pratica la Mountain Bike come hobby, anche se con un buon livello di passione e impegno.

Alcuni assetti estremi, come quelli utilizzati da alcuni rider di livello mondiale, sono pensati per ottenere il massimo in termini di agilità e velocità, ma non sono da imitare. L’adozione di un telaio e di una geometria troppo “estrema” potrebbe portare a problemi fisici o a una guida meno sicura.

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Indeciso tra due taglie Prima di andare a ribasso, rivolgiti al biomeccanico di fiducia

Per questo motivo, al momento dell’acquisto e in caso di indecisione è sempre consigliato rivolgersi a un buon biomeccanico, che potrà valutare le proprie necessità individuali e suggerire la taglia di bici più appropriata. Ovviamente, tenendo conto di più fattori, comprese le preferenze personali, sulla base delle quali verrà indicata la scelta più corretta. Sicuramente meglio investire in maniera sicura e consapevole, piuttosto che rischiare e in caso negativo dover mettere una pezza con componenti poco adatti, che andrebbero a scapito di comfort ma anche prestazioni.

Insomma, anche in questo caso, prevenire è decisamente meglio che curare.