Le categorie della Mtb Industry: tra etichette e realtà

Mtb Industry
Dare una classificazione ai prodotti può essere utile, ma al tempo stesso anche limitante
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Nel vasto e variegato mondo della Mountain Bike, c’è un aspetto molto interessante, che la differenzia da tutti gli altri campi della bicicletta: la tendenza dei produttori e del mercato a categorizzare ogni singolo prodotto in modo molto netto e preciso. Dalla componentistica all’abbigliamento, il settore della Mtb sembra infatti differenziarsi in modo significativo da altri ambiti ciclistici, come quello della bici da corsa, proprio per questa inclinazione a suddividere tutto in categorie ben definite.

Mtb Industry: categorie che aiutano a orientarsi

Questa scelta ha senza dubbio il merito di semplificare la vita sia ai consumatori che ai produttori, fornendo una sorta di “etichetta” chiara che guida nella scelta del prodotto più adatto a uno specifico utilizzo. Ad esempio, in ambito Mtb, non è raro trovare linee di abbigliamento dedicate esclusivamente al Cross Country, altre all’Enduro, altre ancora al Downhill. Lo stesso vale per componenti: tutto è pensato e progettato per rispondere alle esigenze di una precisa categoria di utilizzo.

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E un paio di guanti? Al di là della classificazione, questi, se si vuole e presentano le caratteristiche giuste, possono essere utilizzati nel contesto off-road a noi più affine

I limiti delle classificazioni rigide

Tuttavia, questa classificazione rigida può talvolta risultare limitante o addirittura fuorviante, soprattutto quando si entra nel vivo dell’esperienza reale degli appassionati. Non di rado, infatti, capita di imbattersi in prodotti che, pur essendo stati presentati e catalogati come appartenenti a una categoria specifica, risultano perfettamente funzionali e performanti anche in contesti diversi, più ampi o ibridi.

Prendiamo ad esempio una semplice manopola o una maglia tecnica: sebbene possano essere etichettate come “specifiche per cross country” o “dedicate all’enduro”, nella pratica possono rivelarsi estremamente versatili, adattandosi senza problemi a un utilizzo più generalista o all-round.

Il discorso, però, non si limita solamente ai prodotti: anche chi scrive e si rivolge alla community dei biker utilizza spesso queste categorie come punti di riferimento per indirizzare consigli, recensioni o suggerimenti. Ma proprio questo approccio ci porta a riconoscere quanto in realtà la distinzione in categorie precise sia spesso più complessa e meno netta di quanto si vorrebbe.

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La Mtb ognuno la vive come vuole. Forse sta proprio qui il bello della disciplina

L’esperienza del biker è ibrida

Molti di voi lettori, infatti, hanno una visuale sulla Mtb che abbraccia più declinazioni: un utilizzo ibrido, che può spaziare dalla semplice esplorazione al Trail riding, fino al Cross Country più puro. Ed è proprio qui che il dover incasellare tutto in categorie precise (comunque utile per orientarsi nel mercato) viene meno (come fare?). Un consiglio utile in questo senso è di stare attenti nella ricerca, ad esempio di nuovi componenti. I prodotti, al di là della denominazione, spesso vivono e si muovono in una zona grigia.

Insomma, in un mondo sfaccettato e ricco di sfumature come la Mtb, le definizioni rigide rischiano senza dubbio di rivelarsi riduttive. In fondo, questa è la vera essenza della Mountain Bike: una disciplina poliedrica, sfaccettata e non sempre così definita. Forse proprio per questo così bella e appassionante.