La nuova regolamentazione introdotta dall’UCI per la Coppa del Mondo di mountain bike a partire dal 2025 prevede un limite massimo di quattro atleti professionisti per squadra nella stessa categoria. Una misura pensata per garantire maggiore equilibrio tra i team, ma che sta già dalla prossima stagione costringerà le grandi formazioni del downhill a scelte complesse.
La prima “vittima” eccellente di questa nuova regola potrebbe essere il Commencal Muc-Off by Riding Addiction, una delle squadre più blasonate del circuito. Il team francese, infatti, per il 2026 si ritrova ben cinque rider élite a roster: gli affermati Amaury Pierron, Loris Vergier e Dylan Maples, ai quali si aggiungeranno i giovani Max e Till Alran, entrambi promossi dalla categoria Junior dopo un percorso in piena crescita.
Un problema non da poco, perché il regolamento parla chiaro: solo quattro nomi possono essere iscritti nella categoria élite. Qualcuno, inevitabilmente, dovrà restare fuori.

Dopo due stagioni con Commencal Muc-Off, Maples potrebbe essere costretto a lasciare il team francese
Secondo le voci più accreditate, il sacrificato potrebbe essere l’americano Dylan Maples. Nonostante una stagione di livello (con tre top 10 in Coppa del Mondo e un ottimo sesto posto ai Mondiali di Champéry) Maples rischia di perdere il suo posto nel team. Il 24enne californiano è molto apprezzato per la sua costanza e per il suo carattere sempre positivo, ma la concorrenza interna alla Commencal è di altissimo livello.
Difficile pensare che la squadra rinunci ai due fratelli Alran, che rappresentano il futuro del team, o a pilastri come l’idolo locale Pierron e l’ex campione del mondo Vergier. E così, per Maples, potrebbe aprirsi un nuovo capitolo.
La pista più probabile parla di un approdo al Frameworks Racing / 5Dev
Negli ultimi mesi si è fatto sempre più insistente il nome di Frameworks Racing / 5Dev, la struttura americana guidata da Neko Mulally, come possibile nuova destinazione. Mulally, che conosce bene il talento di Maples e non ha mai nascosto la stima nei suoi confronti, potrebbe offrirgli la chance di restare ai vertici del downhill mondiale in un ambiente più vicino a casa.

Una cosa è certa: con la nuova regola UCI, la stagione 2026 non porterà solo nuove sfide sportive, ma anche scelte difficili e inevitabili rivoluzioni nei roster dei team più competitivi del paddock.











