Alto Adige: partenza libera e si pedala in autonomia

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Il South Tyrol Trail sembra risentire in minima parte del Covid, e anche quest’anno si disputerà regolarmente, salvo qualche accorgimento.

Il tracciato ideato da Maurizio Deflorian, un esponente di riguardo del bikepacking italiano, propone i suoi classici percorsi (dallo scorso anno anche per strada e gravel). I due per le Mtb misurano 480 chilometri e 12.000 metri di dislivello e 630 chilometri e 22.000 metri di dislivello per la versione Extreme. Portano da Malles, in Val Venosta, a Dobbiaco, in Val Pusteria. Con la versione Extreme in pratica si tocca ogni punto della provincia di Bolzano: Altopiano di Avelengo, Alpe di Siusi, Plan de Corones, Plose, Val Gardena, Lago di Braies. E’ anche piuttosto tecnico.

Tutti sono ideati per avere la ferrovia sempre non troppo lontano, così che si possa rientrare alla base comodamente in qualsiasi momento.

«Quest’anno l’evento non avrà più una data fissa – spiega Deflorian – che sarebbe stata l’11 luglio, bensì una partenza libera. Ci si iscrive e quando si sta per partire io invio la traccia o le tracce, se si è ancora indecisi sul percorso da fare. Al termine del viaggio verifico quanto fatto e se il percorso ribatte la traccia originale invio l’attestato.

«Oltre alle indicazioni sul percorso offro alcune importanti informazioni sull’equipaggiamento e su come muoversi. Poi essendo un evento libero ognuno è guardiano di se stesso, ma visto l’ottimo lavoro fatto dai boscaioli altoatesini non credo ci saranno problemi. Io ho ripercorso l’intero tracciato a metà giugno. Era stato piuttosto danneggiato con l’abbondante nevicata dello scorso novembre in seguito alla quale caddero molti alberi, invece devo dire che adesso è tutto okay».

Per compiere il viaggio non c’è un tempo limite né massimo, ci si impiega quel che si vuole e la partenza libera agevola le disponibilità di tempo di ognuno.

«L’iscrizione – riprende l’organizzatore – è scesa a 35 euro, visto che offro meno servizi come la logistica della partenza e una presenza all’arrivo, e poi si cerca di andare incontro ai biker che non vengono certo da un bel periodo. Per ora c’è un buon numero di richieste e spero che per la fine dell’estate ne arrivino anche altre».

Per informazioni

www.meranobike.it