La GF Costa degli Etruschi Epic si appresta a prendere il via. Alle 9.30 i partecipanti partiranno per i 72 chilometri da Marina di Bibbona. Come sarà il percorso? Ecco le parole di chi l’ha provato.
Tre parti principali
I ragazzi del team Trek Pirelli, Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner, hanno visionato la traccia in tutte le sue parti e sono emersi molti spunti in vista di domani. Il tracciato si suddivide principalmente in tre parti.
«È un percorso bello -sostiene Michele Casagrande- e divertente a parer mio, che può essere suddiviso in tre parti principali. L’inizio e la fine compongono una di queste, le difficoltà altimetriche qui sono praticamente nulle per circa 10 chilometri. C’è una salita lunga che si imbocca dopo circa 20 chilometri, e la parte centrale del percorso, quella su cui io e Fabian ci siamo concentrati di più. Lì si trovano i tipici sentieri stretti della Maremma, in mezzo al bosco con salite non troppo lunghe. Un mangia e bevi quasi tutto all’ombra che, con questi primi caldi stagionali non fa certo male».
Tra questi però c’è un tratto che andrà tenuto particolarmente sotto controllo ed è quello centrale, dopo la salita principale, Fabian Rabensteiner lo descrive così.
«La salita lunga gira tutto intorno alla montagna, andrà gestita bene, ma è la parte che viene dopo che può essere ancora più impegnativa. Ci sono tanti tratti molto tecnici in cui bisogna rimanere costantemente concentrati. Niente di impossibile, ma i sassi vanno guardati con attenzione per trovare la linea giusta. Molto belle anche le salite della fase centrale, il tecnico non manca neanche a salire».
È la prima gara dal chilometraggio così esteso di questa stagione, che combacia con l’innalzamento delle temperature. La gestione alimentare sarà da tenere particolarmente sotto controllo. Per tutti i 72 chilometri non bisogna dimenticarsi di bere e mangiare.
«La gara -riprende Casagrande- per i primi sarà intorno alle 3 ore. Non è effettivamente un percorso che permette di mangiare delle barrette, bisogna stare sempre concentrati e attenti, ma nella primissima fase, dopo gli iniziali chilometri di pianura, sarà utile mettere fieno in cascina. Bisogna anticipare il mangia e bevi centrale in cui sarà impossibile levare una mano dal manubrio».
Un altro importante spunto arriva sul piano tecnico, il terreno compatto e con tratti di pianura impone una scelta precisa.
«Il percorso è asciutto e compatto. Qui ci vuole una gomma scorrevole, non servono molti tasselli, gomma veloce e via!».
Una salita lunga, da non prendere alla leggera
Anche i SampaBros (Lorenzo e Nicolas Samparisi) del team Ktm Alchemist BrentaBrakes, hanno potuto analizzare il percorso e hanno fatto molta attenzione alla lunga salita che non ha un andamento molto lineare. Nicolas la descrive in maniera minuziosa…
«La scalata -svela Nicolas- è abbastanza pedalabile, si tratta di un’ascesa a gradoni, dopo 2 chilometri di ascesa si scende per 300, 400 metri e poi si torna a salire, questo è il suo andamento. A metà però, in prossimità del centro storico, si incontra la parte forse più impegnativa, superato quel tratto si riprende poi la strada bianca per arrivare fino alla vetta. Saranno quasi 9 chilometri totali di salita, con una pendenza media del 9%».
È lo scoglio più grande della GF Costa degli Etruschi, che vi introdurrà sulla parte centrale del tracciato. Per arrivare alle montagne russe però bisogna uscire indenni dai 9 chilometri di salita, non bisogna sbagliare l’approccio. Le prime rampe vi tenteranno ma…
«Sicuramente -dichiara Lorenzo- bisogna stare attenti a non fare fuorigiri sulle primissime rampe, bisognerà gestirsi per non saltare immediatamente. Bisognerà stringere i denti per più di 30 minuti. L’ultimo chilometro non è molto pendente, ma quel tratto sarà utile a guadagnare posizioni in vista del single track in discesa che inizierà poco dopo. Sono 2,5-3 chilometri molto scassati con roccia e qualche salto, ovviamente molto ripida.