L’autunno dei biker, tra cacciatori, cinghiali e lupi

I cinghiali sono sempre di più. Come fare a conviverci?
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L’ultima in ordine di tempo è stata la disavventura capitata a un biker nel bosco di Montano Lucino, quando si è imbattuto in un terreno di caccia al cinghiale, sentendosi sparare addosso colpi di fucile. Per fortuna, la mira del cacciatore è stata poco precisa e lo sventurato biker si è salvato con un grande spavento. Tuttavia andare in Mtb nei boschi è diventato sempre più rischioso, soprattutto in autunno. Per la verità, la pratica di caccia al cinghiale implica un severa circoscrizione del territorio prima della battuta. Ogni accesso deve essere accuratamente segnalato e una volta circoscritta la zona bisogna essere assolutamente sicuri che all’interno di essa non ci sia nessuno, se non la fauna selvatica. Gli altri tipi di caccia invece, dovrebbero essere meno pericolosi in quanto si tende sempre a sparare sempre in alto ai volatili.

In ogni caso, i cacciatori non sono l’unica fonte di pericolo per i biker. La stessa fauna selvatica negli ultimi anni in alcune zone d’Italia è diventata ingestibile. Cinghiali, caprioli e lupi, sono sempre meno impauriti dall’uomo e sono sempre più alla ricerca di cibo nelle vicinanze dei centri abitati. E’ un problema vero e attuale che si sente soprattutto nell’Appennino. Statisticamente, gli incidenti causati da fauna selvatica sono sempre più frequenti e anche tra i biker, gli avvistamenti di lupi nel centro Italia, sono ormai all’ordine del giorno.

La stagione autunnale attira tanti appassionati nei boschi. Complice i colori, il fogliage e le belle giornate, la natura è presa d’assalto da ogni tipo di appassionato, in bici, a piedi o col fucile. Il rispetto rimane sempre la prima regola da seguire in questi casi, ma a volte, anche la buona volontà, può non bastare.

Abbigliamento con colori vivi per farsi riconoscere subito

Il primo consiglio per evitare spiacevoli disavventure è quello di utilizzare un abbigliamento con colori vivaci (evitando il nero e i colori scuri). Questo può aiutare anche a chi non è vicino noi, a distinguerci da un animale. Anche gli strumenti di illuminazione, che stanno per fortuna dilagando su strada possono servire a farsi riconoscere. Non da ultimo, anche qualche effetto sonoro sottosella o al manubrio, può aiutare (soprattutto ai pedoni) a sentirci arrivare evitando inutili discussioni domenicali.

Le zone di caccia sono segnalate: evitiamole

Tutte le zone di caccia, comprese le riserve, per legge devono essere segnalate. Il consiglio è quello di evitare le zone di caccia almeno nei mesi autunnali. Abbiamo tutto l’anno per pedalare lì, rischiare di prendere una pallottola, non ne vale la pena.

Faccia a faccia con un animale selvatico

Gli animali selvatici d’istinto tendono ad evitare l’uomo, sentendolo a centinaia di metri di distanza. E’ raro incontrare fauna selvatica mentre sudiamo e fatichiamo in salita a 10 km/h. In discesa invece può essere più facile. Evitare di tagliare la strada è sicuramente la prima soluzione da attuare. Cercare di stare a debita distanza è un’altra componente fondamentale, soprattutto se qualsiasi animale selvatico è accompagnato da cuccioli. Usare segnali sonori per spaventare può evitare uno spiacevole incontro ravvicinato.