Novembre: c’è chi stacca e chi no, ma voi da che parte state?

Novembre rappresenta la cosi detta "fase di transizione" dalla Mtb
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A Novembre, il termine della stagione agonistica delle Gran Fondo coincide sempre con due concetti opposti e contrari tra gli appassionati: staccare la spina o continuare a spingere sull’acceleratore.

I primi vengono probabilmente da un periodo denso di eventi dove le forze fisiche sono ormai ridotte al lumicino e gli impegni famigliari si sono accumulati proprio nel mese autunnale. I secondi invece, hanno la competizione nel sangue e stanchi o no, continuano a cercare eventi minori o gare di ciclocross per continuare a erogare potenza dalle gambe.

Negli ultimi anni, gli appassionati che continuano a far fatica anche nei mesi invernali sono sempre di più. Complice anche la spinta mediatica del Ciclocross, gli eventi a circuito coprono ormai tutto il territorio attirando attorno a se tanti partecipanti. Le prove sono prevalentemente corte, attorno ai 60 minuti e sono quasi sempre a circuito. Sforzi brevi e intensi quindi per mantenere alti i giri del proprio motore anche durante l’inverno.

Per chi decide invece di staccare un po’ la spina, il mese di novembre, rappresenta la cosi detta “fase di transizione”. Questa può durare alcune settimane, prevedere una fase di riposo assoluto, di attività blanda o di attività alternative diverse dalla bici. L’amatore che si fa seguire costantemente da un preparatore, ha sicuramente la strada più idonea al suo status, che è ricercato con dati alla mano. Chi va a sensazione invece, in questa fase tende ad ascoltare i segnali che arrivano dal proprio corpo. Tra i segnali principali incide soprattuto la voglia o non voglia di pedalare.

In ogni caso un periodo più blando di certo male non fa, soprattutto in autunno dopo una stagione densa di eventi raggruppati da settembre a novembre.