Autunno in Mtb: quando vestirsi è una questione di “strati” ma non solo

L'abbigliamento a strati è il più gettonato tra i biker in autunno
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L’autunno è una stagione bellissima, soprattutto in Mtb. Tuttavia, questa fase dell’anno dai mille colori, coincide sempre con i primi freddi e i primi raffreddamenti. Le difese immunitarie si abbassano, e con esse le temperature esterne. I continui sbalzi termici rischiano di compromettere intere settimane di allenamenti in quanto in questa fase, i cosiddetti “acciacchi” stagionali sono all’ordine del giorno.

L’autunno in Mtb: l’abbigliamento è fondamentale

Un ruolo importante in questo periodo lo gioca l’abbigliamento tecnico che usiamo per andare in bici. Se d’estate sappiamo che è caldo e d’inverno sappiamo che è freddo, in primavera e in autunno possiamo beccare giornate umide e fredde alternate a secche e miti. Queste variazioni spesso sono percepibili nel giro di poche ore. Magari partiamo con la nebbia mattutina e, alla prima pausa caffè, c’è già il sole e l’aria tiepida. Come vestirsi allora?

Vestirsi a strati per essere pronti a tutto

Il cosiddetto abbigliamento a “cipolla” in questo periodo dell’anno è il più indicato per gli appassionati. Una buona dose di vestiti per i primi chilometri mattutini che possono via via essere rimossi con l’arrivo delle temperature più miti. Si parte dal gambale e dai classici “manicotti” per poi passare a scaldacollo, bandana sottocasco e smanicato antivento. Tutti accessori che possono essere indossati e poi, nel corso della giornata se la temperatura lo permette essere rimossi e riposti nelle tasche.

Proteggersi dall’aria fredda rimanendo il più asciutti possibile

L’aria fredda gioca sempre un punto a sfavore della nostra salita. Se d’estate arrivare in cima a una montagna, coincide con un po’ di goduria in discesa, in autunno non è così. Anche se la giornata è bella, le temperature sono comunque fredde. Freddo che con le alte velocità si fa sentire di più. Proteggere le zone sensibili con scaldacollo e smanicato antivento è l’a-b-c, per non incorrere in raffreddori. Chiaramente più siamo sudati, maggiore è questo rischio.

Combattere la sudorazione: diversi metodi

Un ruolo chiave nella lotta alla sudorazione (anche nei mesi freddi) la fa il tipo di abbigliamento che vogliamo indossare. Il mercato da una vasta scelta di prodotti più o meno performanti e più o meno traspiranti. Se non volete portarvi dietro tanti accessori per esempio, le scelte di giacche non troppo pesanti sono ampie. Avere un ottimo prodotto è senz’altro la cosa migliore che si può fare. Tuttavia, anche l’abbigliamento nel ciclismo ha raggiunto cifre da capogiro e non sempre gli appassionati sono disposti a versare cifre a due zeri per vestirsi. Del resto non si può pretendere però di andare in bici e non far fatica.

Un’alternativa può essere quella di selezionare percorsi con salite (e di conseguenza discese) non troppo lunghe. Un altro errore che si fa spesso invece è quello di coprirsi troppo nei primi chilometri per rimanere caldi. Con l’attività fisica infatti la sudorazione inizia quasi subito, e se iniziamo a sudare subito, poi diventa difficile spogliarsi troppo. Ne consegue che continueremo a sudare per tutto il resto dell’uscita rischiando di prendere un bel raffreddore. Meglio sentire un po’ di freddo in partenza quindi che trasformare l’uscita domenicale in una sauna a cielo aperto…