I segreti di Chiara Teocchi: “Il mio bronzo ai Mondiali gravel è nato per divertimento”

Gravel World Championships 2022
Gravel World Championships 2022, il podio Women Elite
Tempo di lettura: 2 minuti

Splendido bronzo ai mondiali di gravel, la nostra Chiara Teocchi milita nella stagione estiva il circuito di Coppa del Mondo di cross country mentre nella stagione invernale si dedica al cyclocross. In questa disciplina ha già conquistato due titoli europei nel 2016 e nel 2017. La venticinquenne bergamasca quest’anno ha deciso di partecipare alla prima edizione dei mondiali di gravel che si sono tenuti in Veneto. E che soddisfazione! Chiara Teocchi è infatti riuscita a salire sul terzo gradino del podio alle spalle di una quest’anno imbattibile Pauline Ferrand-Prévot e della svizzera Sina Frei.

Ecco cosa ci ha raccontato Chiara Teocchi

In che modo hai preparato questo appuntamento così importante a meno di un mese dalle finali di mountain bike in Val di Sole? 

Dopo la stagione di mountain bike volevo divertirmi un po’ e quindi ho pensato bene di fare qualche gara con il gravel, ringraziando anche il mio team e l’esercito italiano che mi hanno permesso di poter fare questa esperienza. Senza nessun tipo di aspettativa mi sono allenata e preparata per questa piccola stagione di gravel con solo due gare.

La tua preparazione per il gravel varia rispetto a quella che metti in atto per le gare di cross country?

In realtà appunto come ho detto prima la preparazione è stata breve. Da inizio agosto ho cominciato semplicemente ad allungare i miei allenamenti e invece di usare la bici da strada per i lunghi (giri di quattro o cinque ore) piuttosto che per allenamenti con più ore usavo la gravel. Soprattutto qua a Bergamo ci sono molti posti per poter pedalare con la gravel. Sterrati o comunque piste ciclabili quindi sicuramente questo mi ha aiutato.

Abbiamo notato che sulla gravel si trovano a proprio agio proprio le biker più forti. È l’attitudine al fuoristrada che rende gli atleti di mtb forti anche in questa disciplina che va affermandosi sempre di più? In che cosa invece l’approccio differisce?

Secondo me dal punto di vista della della gara (come il campionato del mondo) c’è stata una prima parte tecnica (i trenta chilometri iniziali) che ha fatto selezione. Poi tutte le stradiste sono rientrate nel gruppo di testa. Però notavo che negli serrati ad alte velocità le stradiste erano meno a loro agio rispetto a noi del cross country per quanto riguarda il punto di vista della guida.

La cosa che mi spaventava di più era la lunga distanza. Non avevo mai fatto una gara di 140 km però in realtà è stata molto veloce (l’abbiamo chiusa in quattro ore e un quarto) quindi alte velocità alti ritmi e sforzi ai quali siamo abituate anche noi del fuoristrada.

Alla luce di questo tuo splendido risultato in che modo affronterai la stagione 2023? Ti concentrerai ancor di più su questa disciplina? Quali obiettivi ti sei posta?

Dopo questo risultato molto inaspettato ho deciso di non correre il cyclocross. Questo perché l’anno prossimo voglio concentrarmi molto sulla mountain bike e sulla bici da gravel. Vedremo un po’ se riuscirò ad incastrare qualche gara durante la stagione di mountain-bike che comunque è molto molto fitta di appuntamenti importanti ben venga!