Specialized Epic World Cup, la fine delle hardtail?

Collaudo Specialized Epic World Cup
Collaudo Specialized Epic World Cup Pro
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Siamo volati in Spagna per testare la nuova Specialized Epic World Cup, una vera e propria macchina da gara studiata per vincere. La caratteristica principale è di essere stata sviluppata insieme alla nuova sospensione posteriore RockShox Sid Wcid, celata in gran parte dal tubo orizzontale. Quando si scatta la sensazione è quella di una front, ma in discesa ha prestazioni da far invidia a una trail. Andiamola a scoprire…

Specialized Epic World Cup, qualche spoiler

L’innovativo schema sospensivo è sviluppato in collaborazione con RochShox. L’ammortizzatore Sid Wcid – World Cup Integrated Design– offre una risposta estremamente scattante alla pedalata, ma assorbe vibrazioni e impatti in modo da massimizzare lo slancio senza perdere il “momentum”, e così facendo riduce anche l’affaticamento del biker.

La prima sensazione che si ha in sella è quella di trovarsi a cavallo di una front: la risposta alla spinta sui è immediata e scattante. Lo stupore arriva però quando ci si imbatte in un ostacolo o in un drop. Non si direbbe che è una sospensione 75 millimetri, sembra molto di più. Infatti assorbe gli urti con grande scioltezza consentendo di mantenere un ottimo controllo. Questa capacità di assorbire le sconnessioni del terreno senza una perdita nella risposta negli scatti in salita dà una fiducia insperata e consente di dare il massimo sia sulle erte più toste che in discesa.

Specialized Epic World Cup Pro

La gamma si sdoppia

Il nostro test è stato effettuato sulla Specialized Epic World Cup Pro, ma è disponibile anche il modello S-Works Epic World Cup (di cui si può acquistare anche solo il framset). Il top di gamma monta il nuovo cockpit integrato, i cerchi e i mozzi in fibra di carbonio del nuovo Roval Control SL. Questo insieme alla trasmissione Sram Eagle XX SL e ai freni Sram Level Ultimate. 

S-Works Epic World Cup

www.specialized.com