Lo scozzese Charlie Aldridge è il nuovo campione del mondo Under 23 dell’XCO. Apoteosi per il pubblico di Glentress Forest, che festeggia il secondo titolo di un britannico, il primo di uno scozzese, tra gli Under 23 dopo quello di Tom Pidcock nel 2020.
All’ultimo giro l’attacco del campione europeo Adrien Boichis che accende il trio di testa, paga immediatamente Dario Lillo, sfinito, e Aldridge scavalca il francese e va incontro alla vittoria. Argento per Boichis, bronzo per Lillo.
In quattro – Aldridge, Lillo, Boichis e Riley Amos – hanno fatto corsa di testa dal principio, alternandosi al comando e chiudendo di fatto nel loro recinto il gioco delle medaglie. E quando lo statunitense Amos ha perso contatto, i primi tre posti erano ormai praticamente blindati.
Nono l’azzurro Andreas Vittone, al suo ultimo mondiale tra gli Under 23: è partito nono e poi è risalito fino al quinto posto, a condurre il gruppetto inseguitore composta anche da Lillelund, Schellekens e Rose. Il valdostano voleva rifarsi dalla delusione della Team Relay, dov’era stato schierato dal ct Celestino come primo staffettista per l’Italia ma era caduto in partenza compromettendo la sua prova. Qui è calato nel finale, staccandosi dal suo gruppetto proprio durante il penultimo giro: nono, a 2’38” dall’oro. Peccato.
Gli altri azzurri: 47° Matteo Siffredi, 56° Cristian Bernardi.
L’albo d’oro del XCO Under 23 per l’Italia sa di nostalgia, con le maglie arcobaleno dell’indimenticabile Dario Acquaroli (era il 1996), scomparso lo scorso aprile, e poi quelle di Marco Bui nel 1999, di Gerhard Kerschbaumer nel 2013 e di Simone Avondetto lo scorso anno a Les Gest.