Peter Sagan ha annunciato che prenderà parte alle gare di Coppa del Mondo 2024 in Mtb. La sua partecipazione era nell’aria visto il già ufficializzato accordo con il team Specialized Factory Racing per il 2024 e il suo obiettivo numero uno: gareggiare alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Seppure Peter è uno di quei ciclisti che non ha avuto in carriera problemi a centrare gli obiettivi che si era fissato, questa delle Olimpiadi sarà forse una delle sfide più ardue della sua carriera. La sua nazionale, la Slovacchia, non ha infatti ottenuto alcun posto per la gara olimpica e per questo toccherà a Sagan ottenere i punti necessari per la qualificazione a Parigi. Per ottenerli però Peter avrà tempo fino al 26 maggio, ultima data disponibile prima della chiusura delle qualificazioni per la rassegna olimpica. Alcune tappe fondamentali per raccogliere punti saranno sicuramente le gare di Coppa del Mondo, saranno però solo tre le tappe che potrà disputare prima del 26 maggio: Mairipora e Araxa, in Brasile, e Nove Mesto, in Repubblica Ceca.
Lo stesso Peter ha ammesso di non aspettarsi di essere al top già alle prime tappe, per questo è semplice pensare che la ricerca dei punti passerà, come comunque sarebbe stato necessario, per alcune gare “minori” in cui Peter non ha mai gareggiato quest’anno, essendosi appena ritirato dal ciclismo su strada.
Il ranking considera infatti le cinque migliori gare per categoria e, a differenza di tanti altri professionisti, Peter non ha alcun punto in gare di livello minore e sarà quindi costretto ad una specie di “tour de force”. Gli altri rivali potranno invece concentrarsi solo sulle gare importanti lasciandogli magari liberi i “campi minori”, ma rendendo allo stesso tempo più ostica la conquista dei punti in gare come quelle della Coppa del Mondo.
Ancora però non si ha alcuna informazione su quello che sarà il calendario gare di Sagan, anzi lo stesso slovacco ha ammesso di doverlo ancora valutare: “Dobbiamo riflettere bene sul calendario. Sarà difficile ottenere qualche punto. Vedremo.” È stato però lui stesso ad ammettere di voler fare tante gare, non solo per l’obiettivo ranking ma anche perché: “Ogni gara è, come si dice nel ciclismo, il miglior allenamento.”.
Ad aiutarlo a prendere le scelte migliori ci saranno comunque il suo staff nazionale del fuoristrada, che aiuterà in ogni modo possibile Peter ad ottenere la qualificazione per le Olimpiadi, e la sua super squadra che ha tra gli altri corridori gente come: Blevins, Frei, Stigger, Koretzky, Vidaurre e Batten. Sagan sarà quindi solo una delle tante star del team e non avrà sicuramente problemi di budget, come potrebbe succedere a qualche altro professionista ancora alla ricerca della qualificazione per Parigi, per affrontare le trasferte più complesse.
Per Peter questo sarà l’ennesimo ritorno alla Mtb dopo gli inizi della sua carriera, quando vinse il campionato mondiale a Val di Sole nel 2008 da juniores. Lo slovacco aveva infatti già ripreso la sua mountain bike anche per le Olimpiadi di Rio 2016 e per il mondiale dell’anno scorso in Scozia (anche se in quest’ultima occasione senza alcuna pretesa agonistica).
Sta a lui riuscire a scrivere l’ultima pagina di una stupenda carriera direttamente da Parigi, magari con al collo l’unica medaglia che gli manca: quella olimpica.