Su strada hanno riscosso grande successo fin da subito e sono tutt’ora molto diffuse anche nel mondo dei professionisti. In Mtb non è andata proprio così: alcuni biker le hanno utilizzate, certo, ma in Coppa del Mondo non si sono viste molto. Se pulegge con maggiore numero di denti abbinate a cuscinetti ceramici portano meno attrito, perché allora non vengono utilizzate? Non certo questione di sponsorizzazioni, dato che il problema è stato già risolto su strada, con atleti di tanti team diversi ad utilizzarle.
E’ curioso come questi componenti non abbiano mai preso particolarmente piede in Mtb, se non per una stretta fetta di mercato composta per lo più da “dreambuilder”, che ricercano la massimizzazione di performance ed estetica (se anodizzate, danno un tocco di colore non indifferente…).

Alquanto insolito anche il fatto che team sponsorizzati proprio da Ceramic Speed (che è la principale, ma non l’unica a produrre questi componenti) come Cannondale Factory Racing e Wilier-Pirelli utilizzino componenti con cuscinetti ceramici ovunque, ma non pulegge oversize. Problemi di imprecisione nella cambiata? Rumorosità? O semplice fragilità? Del motivo di questa scelta non siamo a conoscenza, ma non è sbagliato pensare a una decisione ben ponderata.

L’ipotesi più accreditata è sicuramente quella della fragilità. Su strada i pacchi pignone hanno scale più graduali e l’utilizzo del cambio è sicuramente meno estremo, mentre in Mtb in 12 rapporti si passa dal 11-10T al 51-52T e le cambiate sono certamente più violente. Molto spesso poi queste pulegge maggiorate vengono montate su gabbie in carbonio, che hanno l’aria di essere tutt’altro che resistenti. Si tratta però di semplice apparenza: Andreas Seewald (foto in apertura) ha vinto con il kit di Ceramic Speed il durissimo Mondiale di Capoliveri, che non era certamente su strade asfaltate; altri team “minori” (come Buff-Megamo) lo utilizzano nei sempre più tecnici tracciati di Coppa del Mondo e di incidenti non se ne sono visti. Ma si sa che spesso la prima impressione è quella che conta.

Il dubbio sull’effettivo vantaggio (si parla per lo più di “giro-catena” migliore) viene anche perché i produttori di trasmissioni non si sono mai esposti particolarmente a riguardo. Certamente non si può dire che il focus sia completamente su altro: proprio quest’anno Sram, insieme al nuovo Eagle Transmission, ha introdotto e brevettato anche le “pulegge magiche”. Pulegge senza dubbio innovative, con sistema anti-blocco, ma le cui dimensioni sono ancora lontane da quelle di Ceramic Speed ad esempio. Tant’è che proprio l’azienda danese, come da consuetudine, ha risposto creando OSPW-X, un kit di upgrade compatibile con il nuovo modello. Sram e Shimano non si sono certo dimenticati delle “rotelline” e allora la domanda sorge spontanea: perché i colossi della componentistica non le propongono di serie con i loro prodotti?
La situazione non è molto chiara. Fatto sta che il minor attrito non è stato sufficiente a convincere neanche i top riders, anche con sponsorizzazioni in atto e dove limiti economici sembrano non esserci.
Che futuro aspetta questa tecnologia? Arriverà (seppur tardivamente) in Coppa del Mondo o resterà un upgrade per esteti della Mtb? Staremo a vedere.