Olimpiadi: l’incredibile storia dei biker di Durango, per la settima volta di fila ai Giochi

Blevins
Christopher Blevins, 26 anni, è alla seconda Olimpiade (foto Jack Tennyson per UsaCycling)
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Sono Christopher Blevins e Riley Amos i due atleti scelti dagli USA per i Giochi di Parigi, e c’è un dato che salta agli occhi. Tutti e due infatti provengono da Durango, in Colorado, portando avanti l’importante eredità olimpica della città. Si uniscono ai ranghi dei mountain biker olimpici che li hanno preceduti – Travis Brown (2000), Todd Wells (2004, 2008, 2012) e Howard Grotts (2016) – segnando le Olimpiadi del 2024 come la settima volta consecutiva in cui gareggerà un ciclista di Durango.

Andare nella città del Colorado è come entrare in un western. Gli edifici vittoriani in mattoni rossi, il teatro dove da cinquant’anni vanno in scena riedizioni di vecchi musical, le gallerie d’arte in fila indiana e i negozi d’antiquariato con la polvere in vetrina, e poi il pezzo forte, la stazione con il treno per Silverton, la città delle miniere: 70 chilometri di paesaggi struggenti che Hollywood adopera ancora per i suoi film. Da quell’atmosfera incantata e immobile sono uscite generazioni di biker.

Christopher Blevins (Specialized Factory Racing), 26 anni, con un passato nella BMX e uno su strada con la Hagens Berman Axeon di Axel Merckx oltre a un passaggio nel ciclocross, tutte specialità abbandonate per concentrarsi sulla Mtb, racconta così la sua emozione per la sua seconda volta ai Giochi (a Tokyo fu 14° nella gara vinta da Pidcock): «La grandezza delle Olimpiadi è una delle cose più speciali da vivere come atleta. Fare parte del Team USA è una celebrazione che va oltre te stesso, e c’è un’intera squadra che dà il meglio di sé nello sport che amiamo. Ero orgoglioso di arrivare a Tokyo nel 2021, e forse ancora di più di partecipare alla mia seconda Olimpiade, con l’opportunità di dare tutto per una medaglia il 29 luglio a Parigi. Lo sport della mountain bike sta crescendo a un ritmo entusiasmante negli Stati Uniti e so che questi Giochi saranno un altro passo in quella direzione».

Riley Amos, 22 anni, al debutto olimpico (UsaCycling)

Di Durango è anche Riley Amos (Trek Factory Racing), debuttante a 22 anni: «Non mi sembra ancora vero che rappresenterò il mio paese a Parigi quest’estate. Penso che quando riuscirò a sentire quell’atmosfera e a sperimentarla davvero per la prima volta, tutto affonderà. Non sto mettendo molta pressione sulla prestazione, ma invece coglierò questa incredibile opportunità e momento nella più grande mountain bike del mondo per celebrare i progressi compiuti negli ultimi anni e per imparare tutto ciò che posso per i Giochi del 2028. Sono orgoglioso di continuare l’eredità degli olimpionici di mountain bike di Durango, poiché non sarei quello che sono senza la mia piccola comunità speciale a casa».

Di Durango è un altro campione che ha cominciato con la Mtb per poi dedicarsi alla strada: si tratta di Sepp Kuss, vincitore della Vuelta di Spagna nel 2023 dopo anni passati ad essere uno dei migliori gregari del World Tour.