L’ultimo fine settimana di giugno a Chies d’Alpago (BL) andrà in scena la quarta e decisiva tappa di Internazionali d’Italia Series. Un appuntamento fondamentale per decretare i vincitori della Classifica Generale del più importante circuito di Cross Country nel panorama italiano.
In attesa di scoprire chi indosserà la maglia al termine dell’ultima di quattro tappe prevista per il 2024, abbiamo analizzato con gli attuali 6 leader delle tre categorie alcuni aspetti dell’evento ormai alla sua 22ª edizione.
Tutti gli atleti che abbiamo interpellato hanno all’attivo almeno due partecipazioni ad Internazionali e tutti concordano nel dire, come racconta Gioele Bertolini:“Internazionali d’Italia Series cresce anno dopo anno, sia a livello di atleti che di percorsi. Ho partecipato a 2 edizioni da Junior, 4 da Under e 7 da Elite. La cosa che mi è piaciuta di più è gareggiare su circuiti tipo Coppa del Mondo e con avversari del calibro di Avancini, Schurter, Forster e tanti altri. Quando si compete in corse di alto livello, i tracciati devono essere all’altezza e credo che Internazionali d’italia Series sia nella direzione giusta. Partecipare a questo evento aiuta a essere competitivi in prove di Coppa del Mondo o altre corse internazionali.”. Della stessa opinione Giorgia Marchet che con le sue 9 presenze racconta: “Competere ad Internazionali è sempre un ottimo allenamento in vista delle gare di Coppa e per mantenere un ritmo gara di qualità nelle gambe. Partecipo da quando sono Junior, ad oggi sono: 2 edizioni da Junior, 3 da Under23 e questa è la 4^ da Élite. Una volta sono stata anche vicina a vincere finendo 2^. Devo dire che ogni anno i percorsi diventano più belli. Il mio preferito è quello di San Zeno di Montagna, tutto naturale, completo, sempre tecnico. Mi piace davvero tanto.”
Molto interessante il rapporto di Lucia Bramati con Internazionali d’Italia Series, iniziato addirittura prima della sua attività agonistica. La leader della classifica U23 ci ha svelato che “Grazie ai miei genitori, ancora prima di iniziare a gareggiare, venivo a vedere le gare dei miei compagni più grandi, appassionandomi sempre di più. Quest’anno è il mio quinto anno da atleta. Ogni tappa è pensata per mettere in gioco le caratteristiche che ognuno di noi possiede, un mix perfetto tra passaggi tecnici e resistenza. Mi piace molto l’atmosfera che si respira dentro e fuori i campi gara e soprattutto scoprire ogni anno nuove location che la nostra Italia possiede e ci regala.”
I corridori ci hanno spiegato perché il circuito è un appuntamento molto importante del loro calendario, e non solo perché li aiuta a prepararsi al meglio alle gare di Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi, come racconta Tommaso Bosio, capoclassifica tra gli Juniores: “Internazionali d’Italia Series ha un ruolo centrale nel mio calendario di Mtb. Dato che pratico anche strada, il numero di eventi in mtb sono per forza limitati, ma essere qui, a questo evento, era un mio grande obiettivo fin da inizio stagione.” Così anche per Giorgia Marchet: “Internazionali è un appuntamento molto importante sia per me che per la squadra, infatti già da inizio stagione abbiamo programmato di partecipare a tutte le tappe per cercare di vincere la classifica generale.” Matteo Siffredi – leader della Classifica U23 conclude dicendo: “Per me è importante correre in Italia e penso che Internazionali sia cresciuto molto, ogni anno c’è qualcosa di diverso e in più. I percorsi seguono l’andamento delle corse di Coppa, per me è importante correrci, infatti inserisco questo appuntamento nel mio calendario da quattro anni ora, indipendentemente dagli impegni e obiettivi della stagione.”
Ciò che è emerso dalle risposte degli atleti è anche lo speciale clima che si respira in questi appuntamenti. a Lucia Bramati fa infatti eco Giada Martinoli, leader della classifica Juniores femminile: “Ciò che mi è piaciuto di più nel partecipare ad Internazionali d’Italia Series è scoprire nuovi tracciati, confrontarmi con le altre atlete e “studiare” le performance delle straniere che si incontrano meno frequentemente nei campi gara, soprattutto in Italia. È sempre una grande emozione poter fare esperienza in gare intense e avvincenti oltre a poter assistere alle gare delle altre categorie. Inoltre l’ambiente e l’atmosfera che si respira durante queste competizioni sono sempre molto emozionanti e coinvolgenti.”
E per quanto riguarda la maglia, tutti hanno dichiarato di essere pronti a difenderla nell’ultima tappa di Chies d’Alpago il prossimo 29 giugno, in una giornata che, come si evince dalle loro parole, sarà un mix di agonismo e festa:
Gioele Bertolini (KTM – Protek – Elettrosystem): “Essere leader del circuito è un vanto per me, ma anche per la squadra e i nostri sponsor che ci permettono di essere sempre al meglio ad ogni appuntamento. Mi aspetto una gara difficile, in cui ci sarà da soffrire senza fare troppi calcoli, perché ci sono pochi punti che mi separano da Filippo Fontana e sicuramente sia lui che io vogliamo vestire questa maglia a fine corsa.”
Giorgia Marchet (KTM – Protek – Elettrosystem): “Sarà avvincente, soprattutto per me che corro praticamente in casa. Avrò una doppia motivazione: la classifica finale e fare bella figura con i miei tifosi che verranno a vedermi. Su quel percorso poi ho vinto il primo campionato italiano U23, quindi ho ottimo ricordi. Quello che è certo è che per indossare la maglia alla fine dovrò essere al 110%, ma nello sport bisogna crederci sempre. Cercherò di dare tutto e godermela, senza avere troppa pressione addosso.”
Lucia Bramati (Trinx Factory Team): “Sicuramente vedremo una tappa spettacolare, è passato qualche anno dall’ultima volta che ho corso a Chies d’Alpago, da sempre un percorso duro, dove ci vuole testa e gambe soprattutto, però so che ci divertiremo. Saremo reduci da due settimane in Coppa del Mondo, quindi la condizione sarà in crescita, sicuramente lo affronterò come ho affrontato tutte le altre tappe, con determinazione e concentrazione, non dimenticando mai di divertirmi. Potermi giocare la vittoria finale significa tanto, specie per un’atleta che come me sa bene tutto il lavoro che c’è nell’organizzazione di ogni singola tappa e quindi in tutto il circuito.”
Matteo Siffredi (Scott Racing Team): “Questa decisiva tappa sarà ancora più importante. Io farò chiaramente tutto il possibile per mantenere la maglia ma non ho vere strategie. Partirò con la stessa tranquillità di sempre di modo da non crearmi extra pressioni e dare il meglio. Al momento posso dire che indossare la maglia di leader in tutte le tappe è molto bello. La gente impara a riconoscerti e il tifo aumenta, aspetto da non sottovalutare.”
Giada Martinoli (Scott Racing Team): “Confesso che per me è davvero una grande emozione vestire la maglia di leader: è la testimonianza che sto riuscendo a fare bene, che l’impegno che ci metto sta dando i suoi frutti e mi rende anche felice perchè è un piccolo riconoscimento verso il mio team e tutte le persone che mi stanno aiutando a crescere nel mondo della MTB. La strategia sarà fondamentale per affrontare il percorso nel migliore dei modi cercando di avere l’intuizione giusta, oltre alle gambe, per riuscire a battere le avversarie. L’adrenalina sarà sicuramente molto alta ma penserò anche a divertirmi…per me correre in MTB è innanzitutto divertimento e passione.”
Tommaso Bosio (Ciclistica Trevigliese): “Ho già affrontato il percorso di Chies d’Alpago in passato ed è adatto alle mie caratteristiche, quindi punto a chiudere in bellezza questo evento. Sarà un week end parecchio impegnativo perché il giorno dopo parteciperò al campionato italiano su strada, altro evento per me importante, ma prima voglio fare una grande prestazione all’ultima tappa di Internazionali d’Italia Series.”