Anche se sono davvero poche le bici rimaste in circolazione con configurazione doppia o tripla all’anteriore, la tematica della conversione al monocorona resta la più dibattuta su buona parte dei forum online. Perciò, eccoci qua anche noi ad analizzare la questione.

Se da una parte non c’è più alcun dubbio (o quasi) sul fatto che il monocorona sia la soluzione più efficace per tutte le tipologie di Mountain Bike (diversamente dal Cx:, leggi qui), dall’altra il discorso è certamente più complesso per chi vuole effettuare il passaggio in un secondo momento su bici datate. Un discorso che, nonostante sia circoscritto a poche bici “superstite”, merita di essere affrontato.

Se si sta infatti considerando di effettuare il “taglio”, bisogna in primis capire se questo sia conveniente con il tipo di trasmissione che si possiede. Se si hanno pochi rapporti al posteriore e una scala non troppo ampia, l’ideale sarebbe infatti quello di sostituire la trasmissione in blocco, con modelli da 10 velocità in su. Con meno rapporti il rischio è infatti quello di avere una rapportatura corta in pianura, ma soprattutto troppo impegnativa per i tratti in salita, ed il gioco non varrebbe la candela.
Se si pedala solo ed esclusivamente in pianura possono andare bene anche 7-8-9 rapporti posteriori. Altrimenti, se l’intenzione è quella di usare la bici come una Mtb vera, meglio lasciar stare o procedere ad upgrade. Upgrade che consiste nell’acquisto di cambio, pacco pignoni, catena e nel caso sia necessario corpetto ruota libera o ruota posteriore (qualora non ci siano corpetti per il numero di rapporti desiderato). Insomma, una mossa che può richiedere, tenendosi bassi, qualche centinaio di euro, e che va dunque ben valutata.

Nella lista della spesa di qualche riga fa non è presente la guarnitura: questa, nella stragrande maggioranza dei casi, può essere infatti riutilizzata. Per la corona, tutto dipende dalla configurazione che si possiede: ad esempio, nel caso di una tripla, quella centrale potrebbe adattarsi ad un utilizzo solitario, altrimenti va acquistata. Potrebbe essere poi necessario l’acquisto dei bulloni di fissaggio (più corti di quelli per guarniture doppie/triple), dal costo di pochi euro.

La conversione al monocorona è dunque una mossa tutt’altro che banale. Potrebbe essere un’ottima idea nel caso si debba già sostituire dei componenti usurati, mentre se non si ha questa necessità il tutto va valutato con maggiore razionalità. Il risparmio di peso è di 300-400 grammi, il costo variabile in base al materiale necessario, la funzionalità pressoché la stessa. Certo, il monocorona ha il suo fascino, ma non bisogna assolutamente rinunciare a rapporti vitali. Lo smontaggio e il montaggio dei componenti in questione è semplice e richiede pochi minuti: e tu, sei pronto a farlo?