100 millimetri di travel: ecco cosa dice la Coppa del Mondo

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100 millimetri di travel bastano ancora per i pro’? E per l’amatore medio? Trovare le risposte giuste è impresa affatto semplice. Se si prende come modello la Coppa del Mondo, al primo sguardo sembrerebbe di no. Osservando meglio, però, le cose cambiano: ci sono delle eccezioni interessanti a cui 100 millimetri bastano eccome. E allora?

Escursioni da 120 fino a pochi anni fa erano destinati a tutt’altre bici. Credito: Alessandro Dealberto / Red Bull Content Pool

Ciò che è certo è che gran parte delle aziende della bike industry ad oggi puntino molto su bici con travel da 120-130 millimetri, una tipologia di Mtb in continua evoluzione. Non si parla solo di Mtb da competizione, da Coppa del Mondo, ma anche di quelle bici destinate ad un pubblico con meno pretese. Le Cross Country “potenziate” sembrerebbero l’ipotesi migliore anche per l’amatore medio, che con più escursione potrebbe riuscire ad approcciare con maggiore sicurezza i sentieri un po’ più spinti. Insomma, per un utilizzo “vero” con sentieri di montagna, percorsi tecnici e magari qualche salto avere qualcosa in più dei classici 100 millimetri da XC potrebbe tornar comodo.

Come abbiamo detto in apertura, però, il mondo delle gare lascia ancora qualche dubbio. Basti pensare a tutti gli atleti sponsorizzati da Canyon, che utilizzano il modello Lux World Cup con 100 millimetri di travel. E i risultati non possiamo dire certamente che manchino: già solo nell’ultimo periodo Pieterse è riuscita con il modello Lux WC a vincere il Mondiale XCO, mentre Gaze, Schwarzbauer, Lecomte etc. sono stati, sempre con la Lux (preferendo la “classica” alla versione “Trail”), grandi protagonisti per tutta la stagione. Stessa cosa si potrebbe dire poi di BMC, che ad oggi continua a costruire i suoi top di gamma anche per le competizioni alla vecchia maniera, con travel da 100 millimetri.

Canyon produce anche una versione “Lux Trail” da 120 millimetri. Gli atleti però continuano a preferire la più classica e corsaiola Lux World Cup. Fonte foto: sito di Canyon

Ma se sono sufficienti in Coppa, con percorsi sempre più estremi, i 100 millimetri sono davvero così obsoleti? La risposta è: dipende. Come abbiamo detto, ad oggi, per un utilizzo amatoriale (ancor di più se competitivo) i “moderni” 120 millimetri potrebbero essere la scelta più giusta, perché rendono la bici meno nervosa e più assecondante in discesa. Soprattutto se si parla di bici Front, dove quei due centimetri in più fanno una grande differenza.

100 millimetri con i giusti accorgimenti e il giusto manico possono bastare. Se si sta valutando la sostituzione della propria bici però forse meglio optare per una Full da 120: meno limiti e più versatilità. Credito: Bartek Woliński / Red Bull Content Pool

Per le Full il discorso potrebbe essere invece diverso, perché per valutarne l’efficienza concorrono altri fattori da considerare come geometrie e cinematica del telaio. Per non parlare poi di qualità delle sospensioni e tutto il resto dei componenti: un ammortizzatore sensibile e perfettamente funzionante, così come gomme dalla sezione abbondante, ad esempio, possono cambiare radicalmente il tutto. In conclusione, possiamo dire dunque che nel caso si stia pensando ad un nuovo acquisto i 120 millimetri sono forse la scelta più azzeccata. Ma una Full da 100 millimetri con i giusti accorgimenti potrebbe aver ancora molto da dire: d’altronde gli esempi di Canyon e BMC parlano chiaro. E allora si riparte con il grattacapo: 100 o 120?