Più volte nel corso degli ultimi mesi ci siamo trovati a parlare del cambiamento visto con le bici da Cross Country. Oggi però, prendendo spunto da quanto incontrato all’Italian Bike Festival di Misano, vorremmo trattare di un’altra tipologia di bici: quella da Enduro. L’Enduro è una disciplina molto affascinante, in chiave competitiva ma non solo (anzi…), che negli ultimi anni purtroppo sta faticando a ritagliarsi il giusto-meritato spazio. Complice anche l’evoluzione di tutte le biciclette e discipline, separate da differenze sempre più sottili. In occasione di IBF, però, è stata proprio una bici da Enduro ad attrarre per prima la nostra attenzione. O, per meglio dire, due bici.

Sotto l’immenso stand di Mondraker (allestito di fronte al Track di Coppa del Mondo) erano infatti state posizionate, una di fianco all’altra, due Mondraker Foxy: una del 2013, l’altra del 2024. Questo per celebrare i venti anni trascorsi dalla nascita dell’iconica Enduro prodotta dell’azienda iberica.

Per ripercorrere a ritroso la propria storia, Mondraker ha portato a Misano uno dei 20 esemplari della nuova Foxy Unlimited, svelata a sorpresa con una grafica ripresa dal passato, proprio da quel modello del 2013 esposto in fiera che segnò l’inizio di una nuova era per la Mtb.

Viste così accostate, la domanda è sorta in maniera naturale: quanto sono cambiate le bici da Enduro negli ultimi anni? Ebbene sì: tanto. Seppur separate da un lasso di tempo relativamente breve, di 11 anni, la differenza tra le due Foxy era in maniera evidente veramente abissale. E bisogna anche dire che, rispetto ad altre competitor, la versione del 2013 era estremamente all’avanguardia, grazie a geometria (la prima con “Forward Geometry”) e scelte tecniche (reggisella telescopico, stem “cortissimo”) a dir poco pioneristiche.

La Foxy del 2013 (“ancora” con telaio in alluminio) montava ruote da 26” e trasmissione 3×10, la versione 2024 ruote da 29” con gomme oversize e trasmissione Sram AXS wireless. La prima aveva 140 millimetri di travel, la seconda, quella attuale, ben 160. Per non parlare poi delle geometrie…


Evitando di addentrarci eccessivamente nel discorso, la bici del 2024 era notevolmente più lunga e ribassata, con un angolo di sterzo più aperto di oltre 3° e un angolo sella verticalizzato di 2°. Che le Mtb fossero cambiate, non avevamo dubbi. Tuttavia, solo con i dati alla mano e le bici una di fianco all’altra ci siamo resi realmente conto dell’enorme progresso fatto in così pochi anni.

Come abbiamo avuto modo di ripetere spesso, l’ultimo decennio è stato una vera e propria rivoluzione per tutta la Mtb. Compreso l’Enduro, che con Mtb sempre più capaci è stato come schiacciato in una morsa. E qui un ultimo spunto: con un intero movimento così diverso rispetto al passato, c’è ancora spazio per questa tipologia di bici/disciplina? Lo scopriremo solo vivendo.