Attenzione al passaggio cavi: integrazione sì, a patto che…

Tempo di lettura: 2 minuti

Non avere cavi a vista (o quasi) è esteticamente senza paragoni. Negli ultimi anni molti brand hanno progettato e creato tantissimi sistemi di integrazione con ingresso delle guaine all’interno della serie sterzo, alcuni dei quali davvero ben riusciti.

Ciò che è certo, però, è che in molti casi soluzioni di questo tipo complichino le operazioni di manutenzione ed eventuali regolazioni, principalmente per via del passaggio in spazi angusti (in alcuni casi anche dentro o sotto l’attacco manubrio). Quello appena citato resta dunque un tema bollente, anche per via dei nuovi (e spesso complicati) sistemi: a detta di molti, anche alcuni produttori, avere i cavi nascosti (seppur sempre parzialmente) rimane la soluzione ideale per pochi biker e relative Mtb.

Fino a qualche anno fa la soluzione più gettonata era quella con ingresso laterale al tubo di sterzo. Non la più semplice per la manutenzione, ma per le regolazioni nessun problema. Credito: Bartek Woliński/Red Bull Content Pool

Tra queste, senza dubbio, quelle di alta gamma dotate di trasmissione wireless, che riducono il numero di guaine al solo tubo dell’olio del freno posteriore (a cui eventualmente si aggiunge quello del telescopico). Nel caso in cui si debba smontare il manubrio (ad esempio per la revisione della serie sterzo), non si deve infatti intervenire sul cambio, che può restare tranquillamente al suo posto. Tutto ciò sarebbe decisamente più complesso con una bici dotata di trasmissione meccanica, “alimentata” da cavo e guaina (che tuttavia mantiene altri vantaggi…).

Mtb dotate di passaggio cavi completamente all’interno sono poi forse consigliabili solo ai rider esperti per diversi altri motivi. Tra questi, le difficoltà per effettuare le varie regolazioni. Trovare il giusto set-up in pochi tentativi non è infatti cosa semplice, anche se si è affiancati da persone esperte e qualificate. Spesso, soprattutto se non si ha il giusto bagaglio di esperienza, bisogna provare e riprovare: con tutti i cavi nascosti il tutto si complica decisamente e non di poco.

Avere le guaine parzialmente nascoste sotto lo stem rende il look generale più ordinato. Di contro, però, si allungano tempi e costi per manutenzione e regolazioni varie. Fonte foto: sito di Orbea

Optare per una bici con passaggio cavi “classico” (con ingresso laterale) è inoltre probabilmente la soluzione ideale per chi decide di voler occuparsi in prima persona della manutenzione della propria bici, in quanto si riducono drasticamente i tempi, già spesso esigui.

Con queste riflessioni si potrebbe andare all’infinito, ma vorremmo concludere con un ultimo spunto. Il passaggio cavi è un aspetto tutt’altro che trascurabile, da valutare bene al momento dell’acquisto di una bici. In Mtb, come già detto, il guadagno è principalmente estetico (l’aerodinamica è decisamente più marginale rispetto al ciclismo su strada): in molti casi perciò la scelta che ci si ritrova a fare è tra bello e pratico. Una scelta difficile, molto personale. La domanda da porsi è se ne vale la pena. A voi, cari biker, l’ardua sentenza.