Mtb e ciclocross: un binomio per affinare tante capacità

ciclocross
Sempre meno biker mixano la preparazione invernale con le prove di ciclocross.
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La domanda che vi facciamo prima di tutto è: può essere utile il ciclocross per guadagnare skills di guida?

Il ciclismo amatoriale è sfaccettato, difficile da dipingere. C’è il pedalatore della domenica, c’è l’appassionato “medio” e c’è anche l’amante della competizione. Dare consigli “universali” è sempre complicato, come muoversi su un terreno cedevole. Una cosa è però certa: se l’ambizione è quella di migliorarsi, è bene sfruttare quanti più stimoli possibili.

Il ciclocross rappresenta l’alternativa più efficace per tutti quei biker che vogliono rimanere attivi con le gare anche d’inverno. E, perché no, migliorare alcune qualità in vista della stagione di Mtb successiva. La combinazione di queste due discipline a livello amatoriale è certamente più semplice rispetto a quanto succede nelle categorie internazionali. Il calendario estivo è solitamente meno fitto e in inverno si possono sperimentare senza timori attività alternative, come per l’appunto il ciclocross.

Crocevia di stradisti e biker, il ciclocross è tornato sugli scudi

Dopo averlo analizzato in ottica professionistica e giovanile, presentandone problematiche e benefici, è giunto perciò il momento di spendere qualche parola per analizzare la situazione nel mondo amatoriale.
Il ciclocross è crocevia di stradisti e biker e può essere svolto con finalità diverse, in base alle quali va ovviamente adattata la preparazione. Se per gli stradisti si tratta di un’attività totalmente diversa da quella estiva sotto ogni punto di vista, per un biker il “salto” è forse meno traumatico, grazie alla tipologia di fondo su cui si pedala. Per il resto però si tratta di un’attività totalmente differente, che richiede tutt’altra tipologia di sforzo e che, pur svolgendosi sempre su sterrato, esige alcune tecniche di guida estranee alla Mtb (scelta delle traiettorie, tempi di frenata etc.).

Come detto, anche il modello prestativo, apparentemente simile a quello delle più brevi gare di Cross Country, si differenzia. Nei minuti di gara previsti (dai 40 ai 60, a seconda della categoria) bisogna riuscire a tirare fuori il meglio di sè, con partenze a tutta e continui rilanci che non lasciano respiro per tutta la prova: il tutto a favore di capacità anaerobiche, ma anche esplosività più pura.

Non bisogna poi tralasciare l’aspetto legato alla coordinazione richiesta nei tratti a piedi o quando si pedala nel fango. Caratteristiche, tutte quelle appena elencate, estremamente allenanti, che possono arricchire senza dubbio il bagaglio tecnico di ogni biker, dal neofita a quello “avanzato”. Un ultimo motivo (ma non per importanza) per cui il ciclocross può essere l’occasione giusta è il divertimento. Si fa fatica, sì, ma l’ambiente delle gare è suggestivo e “vivace”. Provare può essere l’unica risposta: allora, cambiato i piani per quest’inverno?