La visiera per molti è un tratto distintivo di un biker. Uno di quei segni che rendono la passione per il fuoristrada identificabile da tutti gli altri pedalatori. La visiera è però sì una questione estetica, ma anche, come vedremo, pratica. Un elemento, dunque, da non sottovalutare al momento della scelta di ogni nuovo casco.
Nonostante da qualche anno (con grandi differenze rispetto al passato) i caschi dotati di visiera protettiva siano praticamente scomparsi (tranne rare eccezioni) dalle competizioni di XC, questi continuano ad essere molto apprezzati dai biker, indipendentemente dalla disciplina praticata. Anche per questo motivo le aziende continuano a sviluppare e proporre nuovi modelli di questo tipo. Con visiera, che sia essa “fissa” (soluzione rara) o removibile (qui i modelli di Trek).

Alcuni atleti di Cannondale Factory Racing (in foto Alan Hatherly) hanno utilizzato caschi con visiera. Una rarità nell’Xc moderno (foto profilo Facebook di Cannondale Factory Racing).
I possibili motivi? Secondo molti appassionati questa svolge il ruolo fondamentale di scudo, riparando da rami e raggi del sole. E attutendo anche il fastidioso salto da contesti ombreggiati a spazi esposti al sole. Spesso si parla poi anche di effetto “ombreggiante”. Anche se questo è invece decisamente più discutibile, date le comunque modeste dimensioni delle visiere per caschi da bici. Idem per la protezione in caso di urto frontale, soprattutto se ci si riferisce agli spoiler più minimali.
Tirando le fila, possiamo dire che ad oggi avere la visiera può continuare a essere considerata la soluzione ottimale. Per tutti quei biker orientati a Trail Riding, All Mountain, Enduro o specialità prettamente discesistiche. Discorso ben diverso per il Cross Country, dove la scelta dipende per lo più dai gusti personali. Quando si parla di competizioni, comunque spesso si rinuncia alla visiera, anche per guadagnare (seppur infinitesimamente) in termini di ingombro, peso e aerodinamica.
La scelta del casco dunque va valutata, oltre che per la disciplina praticata, anche sulla base di preferenze, necessità e tipologia di percorsi che si affrontano. Insomma, ancora una volta, tutto estremamente relativo. Ne parleremo ancora sul nostro sito.