
Nel mondo delle trasmissioni monocorona, la scelta della corona anteriore è limitata, ma è comunque tutt’altro che banale. Sebbene le opzioni siano numericamente ridotte rispetto ai sistemi a doppia o tripla corona, individuare la misura giusta è fondamentale per ottenere il miglior equilibrio tra prestazioni ed efficienza. Questo va fatto soprattutto in base al proprio grado di allenamento, ma poi anche in relazione ai percorsi che si percorrono abitualmente. Ma ora, non dilunghiamoci ulteriormente e analizziamo le varie opzioni.
Le misure standard: 30 o 32 denti per la massima versatilità
Le bici di serie montano spesso corone da 30 o 32 denti, e non è un caso: si tratta di misure versatili, adatte alla maggior parte degli utenti, capaci di offrire un buon compromesso tra spunto in salita e velocità in pianura. Sono la scelta più comune per chi pratica Trail, All Mountain o Cross Country (su distanze più o meno lunghe).

Corone da 34 o 36 denti: più velocità, ma servono gambe forti
Salendo di misura, troviamo le corone da 34 o 36 denti (e volendo, anche più grandi), pensate per biker più allenati o per chi percorre tracciati meno tecnici e più scorrevoli, con lunghi tratti pianeggianti. Queste corone permettono di mantenere una velocità più alta, ma richiedono gambe forti se si affrontano salite importanti.
Corone da 28 denti: l’opzione per chi affronta salite impegnative con poca preparazione
All’estremo opposto ci sono le corone da 28 denti (o anche più piccole, anche se rare), scelte da chi vuole affrontare lunghe salite pendenti, pur senza una preparazione non propriamente solida. Queste corone permettono di pedalare con maggiore facilità a basse velocità, ma penalizzano la velocità massima e l’efficacia nella spinta ad alti wattaggi.

Il giusto compromesso: ecco perché scegliere misure intermedie per la corona anteriore è spesso l’opzione migliore
Il consiglio, quando ci si trova di fronte alla situazione di scegliere, se non si hanno esigenze particolari è dunque di orientarsi verso soluzioni intermedie.
Una corona troppo piccola può risultare semplice da spingere ma troppo poco efficace; una troppo grande rischia di essere eccessivamente faticosa. E’ sempre bene considerare poi anche la dentatura del pacco pignoni posteriore: ovviamente i discorsi appena fatti valgono per trasmissioni con cassette con scala ampia (es. 10-51 o 11-52) e non per componenti riadattati (https://www.quimtbmagazine.it/2024/07/01/e-possibile-trasformare-una-trasmissione-con-guarnitura-doppia-tripla-in-monocorona-ecco-la-risposta/).

Insomma, la scelta non è mai semplice e come sempre è l’esperienza a fornire le indicazioni più valide. Per fortuna, in questo caso, si tratta di componenti dal costo piuttosto contenuto. Quasi, al giorno d’oggi, una rarità.