
Chi pedala su Mtb lo sa: col tempo, con la dueruote, si crea un legame particolare, quasi intimo. La bici smette di essere solo un mezzo e diventa una compagna di avventure, una parte di sé. È naturale, allora, che nasca la voglia non solo di usarla, ma anche di curarla, regolarla, metterci le mani. Lo “smanettamento” inizia a far parte del gioco, ma per farlo servono due cose fondamentali: un minimo di capacità e gli attrezzi giusti.
Attenzione però: non tutti gli interventi sono adatti al Fai-da-te. Il nostro consiglio è di evitare lavorazioni complesse, che è meglio lasciare a meccanici esperti, soprattutto se si parla di componenti delicati o costosi. Ma esistono molte regolazioni di base, piccole riparazioni o semplici operazioni di manutenzione che si possono affrontare tranquillamente in casa, a patto di avere gli strumenti adeguati.
Ecco quindi una selezione di attrezzi base, ideale per iniziare a costruirsi una piccola officina domestica: un set essenziale, ma già sufficiente per occuparsi in autonomia delle operazioni più frequenti, da ampliare nel tempo in base a esigenze e competenze.

Officina Fai-da-te: cosa non deve mai mancare?
Si parte con gli attrezzi generici: chiavi esagonali (le classiche brugole) e chiavi Torx di varie misure, chiavi inglesi, cacciaviti a taglio e a croce, pinze di diversi tipi, forbici, scotch di varie dimensioni, metro e livella. Sono strumenti che tornano utili in moltissime situazioni, dalla regolazione di un cambio alla sostituzione di un pedale.
Per quanto riguarda gli attrezzi specifici per la bici, non possono mancare levagomme per cambiare copertoni e camere d’aria, una chiave per raggi utile per piccole centrature, una pompa da pavimento o un compressore per gonfiare, una pompa per sospensioni e una chiave dinamometrica. Questa è fondamentale per serrare correttamente senza danneggiare i componenti, soprattutto quando si lavora su bici con parti in carbonio (come vi avevamo mostrato in un articolo passato).

Un accessorio spesso sottovalutato ma che fa davvero la differenza è il cavalletto da lavoro: il modello più consigliato è quello con morsa, che blocca il telaio in posizione stabile e consente di lavorare comodamente. Attenzione però: con telai e componenti in carbonio bisogna prestare la massima cautela per evitare danni (come spiegato anche qui). In alternativa, ci sono cavalletti che sollevano solo la ruota posteriore, più economici ma meno pratici per tutte le operazioni che richiedono lo smontaggio delle ruote.
La trasmissione e impianto frenante: questi i punti più delicati dove intervenire
Il passo successivo potrebbe essere quello di iniziare a mettere mano alla trasmissione, quindi iniziare a procurarsi smagliacatene, pinza per apertura falsamaglia, estrattore per pacco pignoni (e guarnitura, laddove necessario), frusta e così via. Idem per i freni, magari con il necessario per occuparsi dello spurgo dell’impianto idraulico. Operazioni come queste, a trasmissione e impianto frenante, sono però consigliabili solo a mani esperte. Come detto, si tratta spesso di procedimenti piuttosto delicati, avendo a che fare con elementi della bicicletta con cui non si può scherzare.

Meglio partire dalle cose semplici. Con pochi attrezzi mirati si può già iniziare a prendersi cura della propria bici con soddisfazione. Ma non è tutto: il Fai-da-te, se affrontato con criterio, diventa anche un modo per conoscere meglio la propria Mtb, capirla, rispettarla, e pedalare con ancora più consapevolezza.