Air Trak Specialized: focus sugli pneumatici dei Pro

Araxá
Specialized ad Araxá nel segno della continuità agonistica, ma con tante novità tecniche (credit: Fabio Piva / Red Bull Content Pool)
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Abbiamo ancora negli occhi i due successi degli atleti Specialized, in entrambe le prove inaugurali delle Mtb World Series: degli autentici trionfi, veri e propri arrivi “in parata”. Quando un intero Team riesce ad essere così dominante, il motivo di tale forza non è soltanto una preparazione atletica mirata ed efficace. Certo, in casa Specialized avranno sicuramente pianificato di essere in perfetta forma fisica già dalle primissime battute: ma c’è un lavoro a 360 gradi, non parliamo soltanto di allenamento.

In che senso? Si sa: quando si tratta di guida al limite, il set-up e l’assetto fanno la differenza. E il brand americano, in questo senso, non è soltanto la firma dei telai Epic con cui Blevins, Koretzky e Vidaurre, insieme al giovane Boichis, volano nei circuiti di Xc.

Infatti, Specialized è anche proprietario di un intero ecosistema di componenti: ruote, copertoni, selle e manubri. Oltre che di un’intera linea di abbigliamento: dagli indumenti, fino a caschi, occhiali e scarpe. Insomma, la ricerca e lo sviluppo sono stati totali: la tecnologia a disposizione degli atleti, e di tutti gli appassionati, è davvero all’avanguardia.

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Lo Specialized Factory Racing è stato semplicemente ingiocabile ad Araxá (credit: UCI MTB)

Dettagli che fanno la differenza: i nuovi pneumatici Air Trak Specialized

In questo caso, vogliamo soffermarci sui copertoni utilizzati proprio dagli atleti Specialized in campo maschile. Infatti, se li abbiamo visti sfrecciare così veloci, è anche merito delle coperture utilizzate: le Air Trak Flex Lite.

Ad un primo sguardo, una gomma così fatta potrebbe sembrare persino troppo “slick”. Un disegno di pneumatico a cui difficilmente si potrebbe dare fiducia, sul freno o in appoggio. Tuttavia, se osserviamo più attentamente, possiamo notare come sia costruita in modo bivalente. Mentre al centro risulta più scorrevole, i tasselli laterali invece sono ben prominenti, in modo da assicurare la giusta tenuta nelle pieghe più pronunciate. Ed ecco che, su un terreno duro e veloce come quello del Brasile, uno pneumatico come questo riesce a offrire le migliori performance.

Due versioni: leggero e rinforzato.

L’Air Trak punta forte anche sulla leggerezza, non soltanto sulla bassa resistenza al rotolamento. Vuole essere il giusto mix tra grip e scorrevolezza, senza trascurare la protezione antiforatura. Proprio per questo, nonostante la versione “Flex Lite” abbia una certa robustezza anti-taglio, è nella variante “Grid Lite” che – a discapito di un po’ di peso in più – si sarà maggiormente tutelati dagli inconvenienti. Tutta questione di mescola: a seconda del percorso, starà agli atleti stabilire se vale la pena prendersi qualche “rischio” in più.

Specialized
Vidaurre in azione in Coppa del Mondo (credit: Fabio Piva / Red Bull Content Pool)

C’è da dire, però, che nelle prime due gare è emersa proprio la “pulizia” di guida degli Specialized: segno evidente dell’ottimo lavoro tecnico che è stato fatto, in toto, sui loro mezzi. Non hanno commesso nessun errore, sono sempre stati molto composti e attenti, anche quando si sono lasciati trasportare dall’agonismo dei giri finali.

Insomma, sembra davvero che il brand a stelle e strisce abbia trovato un ottimo bilanciamento. Come nel motorsport, però, i conti si fanno alla fine: soltanto allora vedremo chi sarà in testa alla classifica “costruttori”.