Coppa del Mondo, Araxà 2° round: sempre più Specialized. Avondetto “quarto” incomodo

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Crhistopher Blevins è stato il mattatore del secondo weekend di Coppa del Mondo con i successi in XCC e XCO (credit: WBD Sports)
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Questo fine settimana, ancora in Brasile, ancora ad Araxà, è andato in scena il secondo round delle Cross-country World Series. Il risultato non è cambiato: il podio, tutto Specialized, è stato un copia-incolla della classifica dello scorso week-end.

Blevins è stato il vero dominatore: ha fatto sue entrambe le prove, sia il Xcc sia la prova regina Xco. Gli italiani, invece? Lo avevamo anticipato: il percorso “modificato”, e più duro, li avrebbe portati alla ribalta. Infatti, il trio Wilier-Vittoria è stato presente nel vivo della gara, con un super Avondetto al quarto posto finale: l’unico in grado di impensierire gli Specialized.

Valutazioni sui protagonisti del 2° round di Coppa del Mondo

Blevins autoritario. Si sa: l’americano di Specialized, Chris Blevins è solito iniziare la stagione molto bene. Quest’anno, però, sembra aver fatto uno step ulteriore: in gara, oltre che una solida condizione atletica, sta dimostrando anche una notevole autorità. Tatticamente è un cecchino, così come non sbaglia niente – nemmeno sotto pressione – a livello tecnico: è impeccabile nello stile e nella scelta delle linee. D’altra parte, in mountain-bike vince chi pedala “di meno” e “meglio”: essendo un’ora e trenta full-gas, quella di dosare le energie diventa una vera e propria arte. E Blevins è stato “l’artista” di queste prime due settimane brasiliane.

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Lo Specialized Factory Racing è semplicemente ingiocabile ad Araxá (credit: UCI MTB)

Avondetto da sogno. Il Campione Europeo, l’italiano di Wilier-Vittoria, Simone Avondetto è stato autore di una prestazione superba. Mentre gli Specialized, forti della superiorità numerica, attaccavano giro dopo giro, lui reagiva prontamente ricucendo ogni gap. E addirittura, nel finale di gara è stato lui stesso a sferrare il colpo: dimostrandosi il vero quarto (come la sua posizione nella classifica finale) “incomodo” per la vittoria. Certo, rompere gli equilibri di una squadra intera – la Specialized Factory Racing – è difficile: ma è stato il “nostro” Simone a mettere in crisi Koretzky, il vincitore della settimana precedente.

Giovani alla ribalta. Avete visto Boichis e Moir? I due, rispettivamente terzo e quinto classificato, sono volti “nuovi” alle luci della ribalta nella massima categoria. Da un lato, sono giovanissimi, alle prime esperienze tra gli èlite; dall’altro, invece, sembrano già “padroni” del campo per i piazzamenti di spicco che riescono a ottenere. E quanto “stile” che portano sui salti!

Schurter tra gli sconfitti. Quando al via c’è Nino Schurter, è impossibile non dedicargli un’attenzione particolare: d’altra parte è il re della mtb. Eppure, dopo la superba prestazione del venerdì, terzo nel Xcc, ce lo si aspettava ancora più pimpante al sabato: ma così non è stato. O meglio: la partenza è stata buona, però poi si è “spento” in un fuoco di paglia. Difficile trovarne le cause: potremmo pensare al grande caldo, un fattore che ha inciso su molti atleti del gruppo, e – forse – anche sullo stesso Nino.

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Podio maschile della prova XCO Coppa del Mondo di Araxà (credit: WBD Sports)
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Podio femminile della prova XCO di Coppa del Mondo di Araxà (credit: WBD Sports)

E il “nuovo percorso” cosa ci ha detto?

Note finali: il percorso. Il tracciato del secondo round di Araxà era, sulla carta, più duro del precedente. Salite più lunghe e più lente, con discese – tutto sommato – meno tecniche ma più “sconnesse”: nel complesso, una gara decisamente più “fisica”. Eppure, non ci sono stati grandi distacchi, né una selezione forsennata: spesso, infatti, abbiamo visto situazioni di “gruppo”, sia al comando, sia all’inseguimento. Cosa significa? Semplice: il livello atletico è altissimo e ci sono molti riders “vicini” in quanto a performance. Sarà una stagione entusiasmante!