La Monselice in Rosa si conferma, sempre di più, una gara di vera mountain bike. L’edizione 2025, che è andata in scena proprio oggi, infatti, vantava anche la classificazione UCI come gara internazionale. E il cambio di passo è stato netto: al via tanti talenti italiani, quanti stranieri. Non solo, anche moltissime squadre di primo piano non hanno voluto mancare l’appuntamento con la Monselice in Rosa Marathon.
Ecco che l’Olympia Factory Team, la Neb18, la Bottecchia, Ktm e Dmt, insieme con tutte le altre e i tanti amatori partecipanti hanno dato vita a una Monselice in Rosa, di anno in anno, sempre più bella.

Il percorso, poi, è tra i più veloci e divertenti del calendario: caratterizzato da tanti strappi brevi e tecnici che la rendono una vera e propria “classica”. E così anche tutte le discese: tra l’altro, mantenute in perfette condizioni. Sui 62 chilometri e 1800 metri di dislivello positivo, si sono dati battaglia tutti i bikers marathoneti partecipanti. E, in testa al gruppo, tutti i migliori èlite e under23.
Monselice in Rosa: ancora Ignacio Gallo
C’è voluto poco per vedere la prima selezione: sulla salita iniziale, a un paio di chilometri dal via, si sono staccati una decina di atleti. Questi si sono ulteriormente selezionati su e giù per i Colli Euganei nella parte centrale di gara. Il primo a presentarsi di nuovo a Monselice è stato l’inarrestabile Ignacio Gallo, il fortissimo atleta Dmt.

Gallo, crosscountrysta di formazione, dalla sua venuta in Italia – appena un mese fa – ha centrato vittorie su vittorie. L’atleta cileno, oggi, ha messo in carniere anche la Monselice in Rosa Marathon, chiudendo la sua prova in 2 ore e 36 minuti. Al secondo posto, invece, il vincitore uscente Ramon Vantaggiato (Ktm Spada) che ha preceduto Lorenzo Allodi (Olympia Factory) sul terzo gradino del podio.
In campo femminile, invece, è stata Mara Fumagalli (Ktm Spada) a centrare il successo, chiudendo la sua prova con un tempo di appena tre ore. Alle sue spalle, nell’ordine, sono giunte Chiara Burato (Stones Bike) al secondo posto e Chiara Gualandi (Bhs Team) al terzo.