Ma Tom Pidcock merita veramente di andare alle Olimpiadi?

Tom Pidcock mentre si congratula con Van der Poel (Foto Bartosz Wolinski www.wolisphoto.com)
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Potrebbe arrivare già oggi l’ufficialità della partecipazioni alle prossime Olimpiadi di Mountain Bike per Tom Pidcock.

Dopo il successo di Nove Mesto che gli ha regalato la prima vittoria in Coppa del Mondo, il britannico ora sogna la prova a cinque cerchi per entrare a soli 22 anni nell’olimpo della Mountain Bike mondiale.

Attualmente però non bastano i sogni di gloria e una leadership per partecipare ai Giochi di Tokyo.
La Gran Bretagna infatti non ha ancora un posto assicurato a causa del 32° posto nel ranking mondiale e le imprese dell’altleta della Ineos Grenadiers non basteranno, per sé, a cambiare la situazione.

Il “rimpasto” dell’UCI che fa discutere

L’UCI aveva inizialmente congelato al 2019 il raking internazionale per poter garantire a coloro che li avevano le posizioni della classifica internazionale, di partecipare effettivamente ai Giochi 2021. In seguito (sempre l’UCI) ha permesso di ottenere punti anche con le corse di quest’anno (tutt’ora in corso). Un meccanismo complesso che rischia di provocare pericolosi precedenti. Al momento il fenomeno britannico è a tutti gli effetti ancora escluso.

Tom Pidcock “salvo” grazie a Vlad Dascalu?

A salvarlo però potrebbe essere il romeno Vlad Dascalu, che dopo il 17° posto di Nove Mesto permette alla Romania di superare la Slovacchia nel ranking mondiale, garantendogli un posto a Tokyo. Peccato però che il biker romeno aveva già il biglietto in tasca grazie al suo successo ai Mondiali U23 del 2019, ragion per cui un posto potrebbe rimanere “libero” al clan britannico, grazie al 14° posto di Fraser Clacherty sempre conquistato ai Mondiali U23.

Ma è quindi giusto far rientrare a tutti i costi Tom Pidcock in lizza per le Olimpiadi con sole due gare in Mtb disputate? Sarebbe interessante sapere cose ne pensano atleti come Victor Koretzky (KMC-Orbea), Nino Schurter (Scott-SRAM) e Mathieu Van Der Poel che fino alla scorsa stagione sembrava poter diventare il dominatore anche di questa specialità. Di certo c’è che al momento l’atleta britannico è uno degli atleti più forti al mondo, ma non ha tutte le carte in regola per partecipare a un Olimpiade di Mtb. Che ci sia anche lo zampino di uno degli sponsor più potenti di Tokyo 2020 (Ineos Grenadiers)?