A volte ritornano si dice e anche Serena Calvetti, campionessa italiana cross country nel 2017, rientra dopo un periodo lontano dalle gare. La neo mamma, dopo aver dato alla luce Ettore, ricomincia a pensare alle ruote grasse. Difficile abbandonarla completamente quando in casa hai un compagno come Michele Casagrande, vincitore di una tappa alla Cape Epic, e ora anche lei si dedicherà alle lunghe distanze tra Gran Fondo e marathon con il Team Todesco. Il piccolo Ettore ha già la mountain bike nel Dna, ma mamma Serena cosa fa?
Come è stato questo ritorno alle gare?
E’ cambiato prima di tutto il modo di vedere questo sport. In prima posizione adesso c’è mio figlio Ettore, poi cercherò di impegnarmi divertirmi e raggiungere qualche risultato, ma principalmente voglio divertirmi.
Quando hai cominciato a ripensare alle gare?
Subito dopo il parto ho ricominciato a fare qualche giro in bici, ma da dicembre ho iniziato ad allenarmi seriamente per tornare alle competizioni. Mi alleno quando riesco, però sto utilizzando anche le gare per prepararmi.
Hai preso questa decisione in autonomia o ti ha spinto qualcuno?
In realtà mi ha spinto “qualcuno”, è stato Michele (Casagrande ndr) a convincermi. Io avevo voglia di tornare, però pensavo fosse una cosa troppo impegnativa. Pensavo forse di dover tornare come prima, invece lui mi ha suggerito di provare a tornare ma con un altro spirito. Bisogna dargli merito di questo, mi ha convinta.
Avrai però una qualche ambizione per ques’anno, o no?
Certamente lo spirito si è presto trasformato, non voglio saltare le fasi, per ora va bene così e voglio unicamente vivere il rientro in maniera tranquilla. Ho comunque degli obiettivi in testa che voglio raggiungere.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Ho concluso nel 2019 con la prova di Coppa del mondo di Lenzerheide. Mi ero promessa di rifarne almeno un’altra di prova di Coppa. Quindi ora non mi resta che fare punti per potervi accedere.
Com’è invece la vita di coppia-biker da quando c’è Ettore?
E’ Michele che tra i due fa questo per lavoro, io mi diverto, penso a lasciarlo tranquillo e mi occupo del bimbo. Ora che facciamo entrambi le stesse gare io spero sempre che vada bene, non so (scherza ndr) se anche lui pensa lo stesso.