Tokyo 2020 / Mirko Celestino: «Percorso molto secco, con tratti sabbiosi»

I quattro azzurri con il commissario tecnico Mirko Celestino a Tokyo, pronti per testare l'Izu Mtb Race (foto: Federazione Ciclistica Italiana)
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Mentre continua l’avvicinamento ai main event di lunedì e martedì per le prove di Cross Country maschile e femminile i ragazzi della nazionale hanno potuto visionare e toccare con mano il tracciato dell’Izu Mtb Race. Insieme al commissario Mirko Celestino Luca Braidot ee Nadir Colledani Gerhard Kerschbaumer e Eva Lechner hanno effettuato i primi giri di pista cercando di interpretare al meglio le line migliori per le gare.

Le considerazioni a caldo di Luca Braidot dopo i primi test sono rassicuranti. «Dopo il test event del 2019, il percorso è praticamente rimasto invariato. Si tratta di un percorso molto tecnico con tanti tratti artificiali, soprattutto questi grandi roccioni in cui bisogna stare molto attenti a dove mettere le ruote e trovare la linea migliore. Un tracciato molto veloce, con strappi ripidi ma brevi e contropendenze insidiose su un terreno ancora vergine e da battere. Io e gli altri ragazzi stiamo bene, sono sicuro che faremo una grande Olimpiade. Per quanto riguarda il Giappone a causa dei molti controlli non siamo riusciti a vedere molto, possiamo percorrere una sola strada dal villaggio al percorso, ma rimangono per ora vividi i ricordi del 2019».

Con loro il CT Mirko Celestino ha effettuato alcuni giri del percorso prima a piedi e poi a seguito degli azzurri. «Il percorso è molto secco e in alcuni tratti addirittura sabbiosi si scivola facilmente. È un anello molto bello e spettacolare, per gran parte costruito ma non pericoloso».