Tokyo 2020 / Top e Flop Xco Femminile: la Svizzera nella storia, Francia affondata

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Eh chi lo avrebbe mai detto? Alla vigilia di Tokyo 2020 la Francia con Lecomte e Prevot erano le donne da battere secondo i Bookmakers. Certo la Neff era una delle favorite di giornata, ma nessuno mai e poi mai avrebbe pensato a una tripletta storica e mai centrata prima di oggi.

Tecnici che festeggiano all’ultimo giro della prova olimpica

Lecomte: giornata no. Prevot: troppi errori

Classe 1999, Loana Lecomte ha dominato la Coppa del Mondo 2021 ed è arrivata Tokyo 2020 come grande favorita alla prova a cinque cerchi. La sua giovane età e la sua prima partecipazione a una prova olimpica però, l’hanno evidentemente tradita più che fisicamente, emotivamente. Sesta con un ritardo di 2:57, al traguardo Loana fa una smorfia che suona come un: “Pazienza ci riproverò“. La francese ha solo 21 anni e avrà davanti un’intera carriera. Le Olimpiadi 2024 sono già nel mirino. E poi c’è ancora il mondiale in Val di Sole…

Loana Lecomte all’arrivo

Discorso diverso per Pauline Ferrand Prevot, classe 1992 alla sua terza partecipazione olimpica. Venticinquesima a Londra 2012 e non classificata a Rio 2016, la Prevot è arrivata a Tokyo 2020 da campionessa del Mondo in carica e con tutte le carte in regola per una medaglia. Nelle fasi iniziali della prova femminile, la Prevot ha lottato per la vittoria finale ma due cadute (la prima mentre era assieme a Jolanda e la seconda mentre inseguiva) l’hanno definitivamente messa fuori dai giochi. Arriverà decima in una giornata decisamente negativa per lei. Eppure la condizione c’era…

La Svizzera sull’olimpo di Tokyo 2020. Ma all’ultimo giro abbiamo visto i fuochi d’artificio

Mentre Jolanda Neff si godeva la sua cavalcata trionfale con oltre un minuto di margine sulle compagne svizzere, all’ultimo giro Sina Frei e Linda Indergard hanno dato spettacolo con una lotta serrata per la conquista dell’argento. Niente accordi quindi ma una gara vera (del resto una medaglia è sempre una medaglia). Frei guadagnava terreno sui tratti più tecnici, mentre Indergard recuperava su quelli più scorrevoli. Alla fine, per soli pochi metri, dopo il forcing finale sull’ultimo strappo, è stata Sina Frei a conquistare la piazza d’onore precedendo di soli 8 secondi Linda Indergard comunque ampiamente soddisfatta della tripletta svizzera.

Sina Frei all’arrivo

Il percorso ha sorriso alla “Scuola svizzera”

Le piogge della notte e del mattino hanno contribuito a rendere un tracciato difficile, ancora più insidioso. Nel primo giro in particolare, sono stati tanti i tratti dove le atlete sono scese a piedi. Nei minuti successivi per fortuna, l’assenza di pioggià ha contribuito ad asciugare in parte il circuito. Tuttavia il tracciato scivoloso ha premiato ancora una volta la scuola svizzera. Jolanda Neff non ha sbagliato una traiettoria (se non il famoso salto con la rampa reinserita per sicurezza). Ha macinato secondi su secondi nei tratti più insidiosi permettendogli una gara regolare e senza strappi. Insomma dove gli altri sono andati in difficoltà, le svizzere si sono esaltate. Brave!