Non vinceva un Mondiale da 8 anni, ma non si è dato mai per vinto. Chi lo aveva visto allenarsi in Val di Sole nelle ultime settimane lo aveva detto: Greg Minnaar ce la può fare. Il campione sudafricano aveva provato linee, preso confidenza con il tracciato, ed era cresciuto in convinzione giorno dopo giorno, soprattutto dopo il lungo ritiro con il team Syndicate proprio in Val di Sole già dal lunedì per mettere a punto il settaggio migliore della V10.
“Sapevo che una vittoria era possibile,” ha dichiarato il sudafricano prima di indossare l’iride, “sapevo che dando tutto avrei potuto costruire una grande run, ma fino alla fine non sai mai se sarà abbastanza.”
Greg Minnaar
In realtà, il capolavoro dell’atleta di Pietermaritzburg è andato in scena nella seconda metà della prova, dopo essere transitato al secondo split con oltre un secondo da recuperare sul francese Benoit Coulanges. Da lì in avanti, Minnaar è entrato nel flow, galleggiando su sassi e radici e disegnando una linea perfetta negli ultimi curvoni per mettere in atto la più clamorosa delle rimonte.
3.28.963 è il tempo della run vincente, che vale oro, e che ha resistito ai successivi assalti dei francesi Bruni, Vergier e Daprela, tutti giù dal podio, quest’ultimo addirittura protagonista di due cadute.
Secondo posto per il meno atteso dei francesi, Benoit Coulanges (+0.227), eccellente interprete della selettiva sezione centrale. Bronzo all’australiano Troy Brosnan (+0.441). Tre atleti in meno di mezzo secondo dopo 2100 metri di gara: la sintesi di una gara che si farà ricordare a lungo.