Per la terza volta, Luis Enrique Martìnez, ex commissario tecnico della nazionale spagnola di calcio, ha portato a termine con successo la durissima Cape Epic, gara a tappe off road disputata in Sud Africa. “L’edizione di quest’anno è stata mostruosa – spiega Lucho –. Correrla e concluderla è stata una vera impresa perché all’incredibile dislivello totale, al fango e ai sassi si sono aggiunte le avverse condizioni meteo, con un’enorme quantità di pioggia. Ma la mountain bike è sempre stata una delle mie più grandi passioni e questo mi ha consentito di superare in bellezza anche le più grandi difficoltà”.
E’ la terza volta di Luis Enrique alla Cape Epic
La coppia formata da Luis Enrique e da Tomás Latorre s’è piazzata al 316° posto della classifica assoluta ed ha colto la 38ª piazza nella categoria Grand Masters. I due avevano già partecipato e concluso la Cape Epic nel 2018, mentre alla sua prima esperienza, nel 2013, l’ex c.t. iberico aveva corso insieme a Juan Carlos Unzué, che dal 2014 al ’17 è stato suo vice al Barcellona. E’ proprio ad Unzué che Luis Enrique ha dedicato l’impresa di quest’anno. L’ex tecnico navarro sta combattendo da tre anni contro la SLA.
“Luis è un grande atleta – sottolinea il suo personal trainer, Chema Arguedas –.È puntigliosissimo e quando pone un obiettivo nel suo mirino fallisce. Alle sue notevoli attitudini fisiche unisce delle grandi motivazioni. Non ha avuto molto tempo per preparare la sfida, quando s’è dimesso da tecnico della nazionale, dopo il Qatar, mancavano solo tre mesi alla partenza della Cape Epic. Ha forzato la mano, ma nelle ultime due settimane prima del via ha staccato la spina perché ad un severissimo test come quello di Città del Capo, la gara di mountain bike più dura del mondo, bisogna arrivare allenati ma anche riposati”.
Al termine dell’impresa sudafricana, sui suoi profili social media Luis Enrique ha postato diverse foto ed ha richiamato l’attenzione dei followers sulle sue gambe: “Ecco come si comportano le tue gambe – ha commentato – dopo 8 giorni di mountain bike, 658 chilometri e 15.500 metri di dislivello positivo”
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