Il giorno dopo le gara della DH, il ct Simone Fabbri traccia un primo bilancio. «Molto molto buono», dice. Gli azzurri tornano dalla Scozia con piazzamenti di valore, basi solide per il futuro brillante di questa disciplina. Ha chiuso al 7° posto Gloria Scarsi, al primo grande appuntamento nella discesa, facendo vedere grandi potenzialità per il futuro. Niente male la gara di Eleonora Farina, che ha chiuso con il 9° tempo. Una foratura ha invece messo fuori gioco l’altoatesina Veronika Widman. «Gloria Scarsi non era qui per caso – commenta Fabbri -, lei è un’atleta fortissima, è pronta per il massimo vertice anche in questa disciplina. E’ molto giovane, ha sofferto forse un pochino l’impatto di una gara di questo livello. Ma era ravvicinatissima ai tempi della quarta. Le prime tre hanno fatto un’altra gara».
Fabbri traccia poi un bilancio dei ragazzi azzurri. Ed è forse questo il dato più incredibile della spedizione italiana in Scozia. Revelli 14° e Palazzari 15°: «E’ stato sorprendente, piazzare due uomini élite nei primi quindici è una cosa che non era mai successa». Ora la squadra della Dh lavorerà per crescere ancora di più. L’avventura in Scozia segna dunque un passaggio, una svolta, e Fabbri avrà tutto il tempo di alimentare l’entusiasmo. «Abbiamo fatto tutto come era logico fare, dai minimi dettagli all’approccio alle prove, lo studio delle piste. In pista i ragazzi non hanno sbagliato». Certo, ammette ancora Fabbri, «qualche errore c’è stato: Revelli che ha dato una zampata, per esempio. Lì qualcosa ha perso». La pioggia non ha facilitato la situazione. «Teniamo conto che qualche atleta che è sceso prima di loro lo ha fatto con un terreno molto più asciutto ed è stato facilitati. Due posizioni le avremmo potuto limare».
