Le 5 cose che devi assolutamente sapere su Avancini

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Ecco una bellissima foto di Henrique Avancini scattata da Michele Mondini
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Che Henrique Avancini fosse un campione si sapeva, ma nell’ultimo anno i suoi risultati non erano all’altezza di quelli di un tempo. Mai in top 20 nella Coppa del Mondo di Cross Country, sia nelle prove XCC che in quelle XCO, negli ultimi 365 giorni, poteva essere il normale calo di un 34enne che alla mtb ha dato tantissimo… invece non è stato così. Avancini ha vinto il Campionato mondiale marathon di Glasgow bissando così il successo del 2018 ad Auronzo di Cadore, per parlarvi della sua carriera ci vorrebbero giornate intere, ecco quindi 5 cose che dovete assolutamente sapere su Henrique Avancini. Anche ora che si è ritirato.

SENZA FRENI

1 – Il padre era proprietario di un negozio di biciclette e questo fu fondamentale per convincere Henrique e Carol, la sorella, a voler imparare ad andare in bici. Ad insegnare a Henrique a pedalare è stata proprio Carol, quando il fratellino aveva già 8 anni, ma non gli insegnò ad usare i freni e così lui finì in un cespuglio di rose.

NO MONEY

2 – La carriera di Avancini è stata tutt’altro che semplice, agli inizi correva senza un vero e proprio stipendio, l’attività da biker in Brasile non poteva essere considerata un lavoro. Pensate che ai Mondiali andava da solo: senza meccanico e senza attrezzi, se li faceva prestare. Successivamente, anche dopo l’approdo in Europa, più volte dovrà tornare in Brasile per la mancanza di risultati nel vecchio continente. La sua prima vittoria in CDM arriverà solamente nel 2018, 9 anni dopo l’arrivo in Italia per correre con una squadra italiana tra gli U23.

ORGANIZZATORE

3 – Ad organizzare il percorso della tappa di Coppa del Mondo a Petrópolis, in Brasile, nel 2022 sono stati proprio lui ed il padre. Era dal 2005 che la competizione più importante della mountain bike non si correva in Brasile e, da quel giorno, sono cambiate tantissime cose proprio grazie ad Avancini.

NEL NOME DI AVANCINI

4 – L’attuale squadra di Henrique è la “Caloi Henrique Avancini Racing”, fondata proprio dallo stesso brasiliano. L’anno scorso infatti ha lasciato la Cannondale, dopo una simbiosi durata 8 anni, con l’obiettivo di far crescere ancora di più il ciclismo brasiliano. Per questo ha sviluppato ulteriormente la sua squadra di ciclismo, che una volta si occupava solo dei giovani, per iniziare a farla gareggiare a tutti i livelli e con la miglior assistenza possibile. La bicicletta con cui corrono? Neanche a dirlo è una bicicletta brasiliana: la Caloi (marchio che credette in lui anche quando non era nessuno in Europa).

TATTOO

5 – Sulla sua mano ha un tatuaggio che rappresenta un volo di rondini che punta verso il suo pollice, a Red Bull raccontò: «Ecco perché le rondini alzano il pollice: per ricordarmi che la vita è dura, ma che vale la pena averla vissuta».