Peter Sagan ha già iniziato la preparazione in vista della sua nuova parentesi di carriera. Dopo aver detto definitivamente addio al ciclismo l’1 ottobre al Tour de Vendée, Peter si è proiettato sul suo, già annunciato, obiettivo per il 2024: partecipare alle Olimpiadi di mountain bike.
Si sanno già molte cose come la squadra con cui correrà, la Specialized Factory Team, si sa che prenderà parte a tutte le tappe di Coppa del mondo (lo ha dichiarato lui stesso “Ho l’ambizione di andare alle Olimpiadi, per cui correrò tutte le prove del calendario di Coppa del Mondo”). L’impresa non sarà affatto semplice visti i pochissimi punti che ha nel ranking (ne ha dodici dovuti alla partecipazione ai mondiali di Glasgow, cinque li ha presi nella gara olimpica e sette nello short track) e per questo Peter dovrà lavorare duramente per andare forte fin da subito.
Non si sa ancora quale sarà il suo calendario, molto probabilmente parteciperà a molte gare per prendere punti, per divertirsi e, soprattutto, per prendere il ritmo gara che in Mtb gli manca da tanti, speriamo non troppi, anni. Seppure l’obiettivo Olimpiadi è la motivazione principale per cui Peter ha ripreso la sua vecchia, e cara, mountain bike, il percorso dello slovacco sarà a metà tra divertimento e agonismo.
Agonismo perché ovviamente gareggerà contro i migliori atleti del mondo, quando Peter si presenta ai nastri di partenza difficilmente lo fa per farsi una passeggiata di salute. Divertimento perché è questo che rende per lui la Mtb più affascinante della strada, tanto da dichiarare che “la cosa più importante sarà divertirsi”.
Il mondo in cui ritornerà è un mondo diverso da quello che ha salutato nel 2009, ultimo anno in cui ha fatto più di due gare nella stessa stagione, ed è diverso anche da quello che aveva riabbracciato nel 2016, quando decise di partecipare ai giochi olimpici. Il livello si è alzato molto: quasi tutti gli atleti sono seguiti da dei preparatori, le bici hanno pure delle componenti elettroniche (cosa impensabile più di dieci anni fa) e i percorsi sono molto più tecnici. Ma in ogni caso Peter non vede l’ora di ricominciare: “nuove sfide, nuovi obiettivi. In Mtb sei solo, è pura libertà. Si salta e si vola in aria, è bellissimo. Si va sempre al massimo”.
Ed infatti Peter ha già iniziato a prepararsi specificatamente per la Mtb, per questo da qualche giorno è a Finale Ligure con un team speciale: Simona Kuchyňková (discesista slovacca), Michael Kolar (ex compagno di Peter su strada che ora si è dedicato all’enduro), Jakub Kalus (discesista slovacco), e Martin Sarvaš (fotografo). Insieme si stanno allenando sui trail liguri per permettere a Sagan di riprendere la miglior confidenza possibile con la sua Mtb. In un post Instagram Simona ha scritto “Ho avuto la possibilità di allenarmi con Peter prima del suo debutto nell’Xc, è ancora un po’ “rigido” ma dopo una sola settimana è già migliorato moltissimo”, accompagnando alle sue parole il video di una caduta di Sagan.
Insomma per Peter c’è ancora molto lavoro da fare ma, d’altronde, lo aveva ammesso anche lui che doveva “esercitarsi nella tecnica, fare più palestra e allenare la parte superiore del corpo”. La sua missione non è semplice ma, come dice lui, l’importante è divertirsi, il resto verrà da sé.