Cape Epic, Fini in missione: «Con Nino per vincere e raccogliere fondi»

Sebastian Fini con la maglia di campione danese (foto dal profilo Instagram della Lapierre Mavic Unity)
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Sebastian Fini è uno dei migliori ciclisti del panorama internazionale. Lo dimostrano i 25 campionati nazionali vinti tra le varie discipline, così come i numerosi podi tra europei e Coppa del Mondo. Ma quello che sta per fare alla Cape Epic lo porterà a scrivere una nuova pagina della storia del ciclismo, non solo della mountain bike, che va oltre l’agonismo. Mai nessuno aveva partecipato ad una delle gare ciclistiche più importanti del mondo rappresentando un’organizzazione di beneficienza, in questo caso la World Bicycle Relief. Ad accompagnarlo in questa avventura ci sarà il suo idolo, Nino Schurter, ma questa è solo una delle tante cose da scoprire di un ciclista che, oltre le vittorie, ha tanto altro da raccontare.

Come e quando hai iniziato ad andare in bici?
«Ho iniziato con la mountain bike nel 2009 dopo aver provato la bici di mio zio. Mi sono innamorato della foresta e della vita all’aria aperta sin dall’inizio».

Perché hai iniziato a correre in bici?
«In primis perché amo lo sport ed essere attivo. Amo stare fuori, nella foresta o per le strade e vedere il mondo».

Qual è stato il momento più importante della tua carriera fino ad adesso? E il tuo preferito?

«Ho avuto molti momenti fantastici, podi e buoni risultati, ma il mio podio in Coppa del Mondo a Petropolis in Brasile 2022 è sicuramente uno dei momenti migliori, così come le mie 2 medaglie d’argento agli Europei 2021 e 2022. Ma anche i miei 25 titoli di campione nazionale sono qualcosa di cui sono molto orgoglioso».

E il momento peggiore?
«I miei momenti peggiori sono i miei DNF nelle gare più importanti, quelle con aria di sfida».

Questa stagione sarà una delle più importanti della tua carriera, quali sono i tuoi obiettivi?
«I miei obiettivi sono chiari: essere al top di questo sport ai Mondiali e qualificarmi per le Olimpiadi, ottenendo un buon risultato là».

Perché te e Nino prenderete parte alla Cape Epic nonostante questa sia la stagione olimpica?
«Perché siamo buoni amici e vorremmo correre insieme per raccogliere fondi per World Bicycle Relief».

Quali saranno i tuoi obiettivi alla Cape Epic?
«Divertirmi, lavorare bene insieme come squadra, imparare da Nino e puntare alla vittoria, questo è chiaro».

Come e perché supporterete World Byclicle Relief?
«La sosterrò perché penso che sia una buona fondazione di beneficenza collegata al settore del ciclismo. Sono felice di aiutare le persone a mobilitarsi attraverso il potere delle biciclette».

Com’è cominciata la collaborazione con Nino? E quella con World Byclicle Relief?

«L’anno scorso io e Nino avevamo iniziato a parlare della possibilità di fare la Epic insieme, ma correndo per due squadre diverse non era così facile. Quindi abbiamo messo in collegamento i nostri team e parteciperemo per la World Bicycle Relief con l’obiettivo di raccogliere fondi e portare la beneficenza a un livello completamente nuovo nella mountain bike».

Dopo la Cape Epic quali saranno i tuoi obiettivi? E il tuo calendario?

«Dopo la Cape Epic mi prenderò un po’ di riposo prima dell’inizio della Coppa del Mondo in Brasile. Ho tanti bei ricordi del Brasile, amo il Paese. Ho corso molto nella mia carriera e non vedo l’ora di tornare, spero in ottima forma per competere ai massimi livelli».

Cosa ne pensi del circuito di Parigi 2024?

«Mi piace, veloce e furioso. Pista adatta per una gara serrata fino alla fine».

Che risultato dovresti raggiungere a Parigi per definirti soddisfatto?

«Il mio obiettivo è arrivare tra i primi 8 alle Olimpiadi, se dovessi qualificarmi».

Il mondiale di Pal Arinsal sarà uno dei tuoi obiettivi? Che risultato dovresti raggiungere per definirti soddisfatto?
«Sì, i campionati del mondo sono sempre un obiettivo per me. La stagione è lunga e quindi non ci sto pensando molto ora. Ma in una prospettiva più ampia fare bene lì è sicuramente un mio grande obiettivo».

Chi sono i tuoi idoli?
«Nino Schurter e Tiger Woods, entrambi al massimo del loro gioco da molti anni, lavorano ogni giorno per rimanere al meglio, non solo per una stagione o due. È una grande ispirazione che mi dà la forza di uscire ogni giorno e fare del mio meglio, cercando quella percentuale extra per essere migliore di giorno in giorno».

Se ti dovessi descrivere con sole tre parole, quali sarebbero?
«Umile, positivo e grato».

Cosa ti spinge a dare tutto quando sei al limite?
«Penso a raggiungere il mio livello più alto: podi e vittorie».