La Cannondale ha presentato la nuova Scalpel, l’evoluzione innovativa, ma non rivoluzionaria, della bici uscita quattro anni fa per il mondo cross country. L’azienda statunitense ha mantenuto la stessa filosofia di approccio: realizzare una bici che sia per il cross country puro, una bici che possa essere competitiva e che non guardi ad altri mondi (come il trail) come invece altri progetti di altre aziende hanno fatto.
Ne è uscita così una bici da corsa con tutti gli aggiornamenti che negli ultimi anni erano mancati ai ciclisti che gareggiavano con la Cannondale. Non ci sono più i limitati 100 millimetri di escursione, oramai non sufficienti con i nuovi percorsi tra Coppa del Mondo ed altre gare. Adesso ci sono 120 millimetri e, soprattutto, la possibilità di poter comprare una bicicletta che non abbia la forcella Lefty Ocho, il monostelo che ha distinto la casa statunitense negli ultimi anni. I due modelli top di gamma acquistabili sul mercato, LAB 71 e Scalpel 1, saranno acquistabili solo con la Lefty, per la Scalpel 2 si potrà scegliere tra forcella classica o Lefty. Mentre i modelli più economici, Scalpel 3 e 4, saranno disponibili solo con la forcella tradizionale. Questa è una rivoluzione non da poco per la casa statunitense che, dopo anni, sul mercato decide di fare l’occhiolino anche a chi non ha mai digerito l’idea della Lefty.
Uno dei vanti ingegneristici della nuova Scalpel è la tecnologia FlexPivot che sfrutta una sezione del carbonio flessibile al posto del tradizionale link di tipo Horst. Il sistema a 4 barre non ha così bisogno dei cuscinetti sui foderi orizzontali andando a risparmiare peso e interventi di manutenzione nel tempo. Le modifiche hanno riguardato anche, seppure non eccessivamente, la geometria di sterzo e tubo sella. È stato tutto studiato per garantire una miglior risposta a tutti gli ostacoli importanti che richiederebbero quasi una bici da trail, ma senza andare eccessivamente in questa direzione perdendo la rigidezza e la performance della bici nella pedalata e non solo. Il nuovo gruppo manubrio e attacco SystemBar XC-One è un monopezzo (risparmia quindi peso e garantisce una maggior rigidità) ed ha un passaggio interno dei cavi che migliora anche l’aspetto estetico rispetto al precedente modello.
Il peso dichiarato della LAB 71 è di 10.4 chilogrammi, pochissimi grazie anche alla lavorazione fatta sul progetto del telaio. Rispetto agli altri modelli sono state utilizzate fibre di carbonio di elevatissima qualità e con un peso quindi minore. Tutti i modelli risultano “dimagriti” per quanto riguarda il telaio e questo è stato possibile grazie all’evoluzione fatta negli ultimi anni proprio nella lavorazione del carbonio.
Per quanto riguarda i prezzi, la LAB 71 costa 12.999 euro, la Scalpel Carbon 1 invece 9.499 euro. A scendere la Scalpel Carbon 2 costa 7.499 euro se Lefty mentre 6.799 se con forcella tradizionale. La Scalpel Carbon 3 costa 4.999 euro, 700 euro in più della Scalpel Carbon 4, il modello più economico.
Gli atleti Cannondale hanno già usato la nuova Scalpel al Tamaro Trophy lo scorso weekend e alla Cape Epic la scorsa settimana. Questo fine settimana la bici sarà ammirabile anche agli Internazionali d’Italia vista la presenza del team ufficiale Cannondale ad Esanatoglia, grazie anche al nuovo accordo di sponsorizzazione tra il marchio statunitense e il circuito di XC.