Fino ad ora la stagione di Simone Avondetto, al secondo anno tra gli elite, è andata ben oltre le aspettative. Tre piazzamenti in top 10 in Coppa del Mondo (di cui uno anche tra i primi cinque), secondo posto ai campionati italiani di cross country e vincitore dell’europeo di XCO sotto la pioggia e in mezzo al fango della Romania. Oggi per il biker di Moncalieri, però, c’era da correre la gara più importante della sua ancora giovane carriera: l’Olimpiade. Il debutto è sempre difficile e il 19esimo posto non è in assoluto da buttare. Ma è evidente come il 24enne piemontese ambiva a qualcosa di più.
«Sono parecchio deluso dal risultato. Speravo, anzi, ero sicuro di poter fare una gara migliore», ha dichiarato Avondetto subito dopo l’arrivo. «Non lo so dire il motivo di questa brutta prestazione. Non ho onestamente idea di cosa sia andato storto. Semplicemente ero vuoto, sentivo di non averne abbastanza per stare con quelli davanti fin dal primo giro. Ho provato a rimanere un po’ agganciato al gruppetto dei migliori, ma ben presto ho dovuto alzare bandiera bianca. A quel punto ho solo cercato di gestire per portare a casa il miglior risultato possibile».
Gara particolare e percorso che ha sorpreso in molti, anche se Simone non vuole scuse: «Percorso che si è rivelato più tosto del previsto? Vero, ma io comunque mi aspettavo una gara tutta a strappi, come poi è stata. Il problema non è stato lì».
A livello di scelte tecniche, l’azzurro, non ha rimpianti: «Sotto questo piano non cambierei nulla. La bici andava bene. Le gomme, i copertoni e tutto il resto lo abbiamo studiato e pensato con cura negli ultimi mesi ed era tutto a posto».
Il classe 2000 spende anche due parole di conforto per il compagno di Nazionale, Luca Braidot, 4° al traguardo e primo fuori dalle medaglie: «Peccato per Luca. Non ho visto la sua corsa e non sono bene come sia andata. Ho parlato al volo poco fa con lui ed era molto deluso. Mi dispiace tanto perché se la meritava davvero una medaglia per come ha preparato questo appuntamento».
Gli azzurri, però, non si fermeranno molto in Francia. Il volo che li riporterà in Italia partirà già domani. E poi subito direzione Livigno, dove li aspetta un ritiro di qualche giorno con la nazionale: «Domani si va a Livigno tutti insieme per preparare il mondiale che si terrà a fine agosto. Lì, ovviamente, speriamo che vada meglio. Sicuramente ci impegneremo come sempre per dare il massimo».
In chiusura arriva anche un sentito grazie allo staff e tutti quelli che hanno lavorato per intorno a questa esperienza: «La nazionale, il ct e il suo staff non ci hanno fatto mancare nulla. Ci hanno messo in condizione di prepararci al meglio. Peccato, perché speravo di ripagarli con un risultato migliore. Non è arrivato oggi, ma puntiamo a fare in modo che possa arrivare presto».