Per vincere, a volte, non bastano solo le gambe, ma servono anche una giusta dose di fortuna e una corretta gestione mentale. Ieri, al quarto giro, dopo essere stato vittima di una scivolata nelle prime fasi della gara, Pidcock ha messo in atto una performance memorabile con lucidità e freddezza straordinarie, difficili da mantenere in appuntamenti di questo calibro, dove ogni errore o imprevisto può fare la differenza tra successo e sconfitta amara.




Da quel momento in poi, ha iniziato una rimonta che ha riaperto i giochi per il titolo di campione olimpico a due giri dalla fine, con Koretzky, Hatherly e Pidcock lanciati verso un giro decisivo che avrebbe decretato il vincitore. Nell’ultimo giro, Hatherly ha pagato il prezzo di qualche errore di troppo, mentre gli altri due si sono battuti per il successo. La gara ha culminato con il sorpasso chirurgico e al limite del regolamento da parte di Pidcock: in un tratto tecnico particolarmente stretto, il giovane britannico ha trovato lo spazio per infilarsi davanti a Koretzky, dimostrando una freddezza e una determinazione incredibili. Questo sorpasso decisivo, eseguito con precisione millimetrica, ha aperto la strada al suo secondo oro olimpico, dopo una gara tutta in salita e che lo ha visto impegnarsi a fondo. Nelle immagini però si vede l’errore di Koretzky: il francese arriva a tutta forza, va a scontrarsi contro un albero, perde attimi preziosi. E’ lì che Pidcock si è inserito, trovando il tempo (e lo spazio) per il sorpasso. In Francia si sono chiesti: l’ha vinta Pidcock o l’ha persa Koretzky? La verità è che il britannico ha corso da fuoriclasse, perché solo i fuoriclasse sfruttano i momenti.

La freddezza e il controllo di Pidcock durante tutta la gara, come dimostrato dal passaggio in una zona tecnica con salto eseguito con la borraccia in bocca, manifestavano la giornata di grazia del classe ’99. La sua abilità nel mantenere la calma e la concentrazione in situazioni di alta pressione è stata fondamentale per il suo successo, lasciando sconsolati i tanti tifosi francesi di Koretzky, che nelle ultime fasi di gara hanno dovuto masticare amaro.

Pidcock ha dimostrato non solo incredibili doti tecniche, ma anche una visione di corsa impeccabile. La sua capacità di leggere la gara, adattarsi rapidamente alle circostanze e prendere decisioni strategiche al momento giusto è stata determinante. La padronanza tecnica del mezzo, la gestione delle energie e la perfetta esecuzione di manovre complesse hanno messo in evidenza la sua superiorità rispetto agli avversari. In un contesto dove ogni dettaglio conta, Pidcock ha saputo sfruttare al meglio ogni occasione, confermandosi un fuoriclasse del cross country.