Sapete chi sono stati i biker preziosi per lo sviluppo delle nuovissime ruote lanciate da FSA, le KFX i28? Simon Andreassen, Alan Hatherly e Mona Mitterwallner, tre campioni del mondo, tre atleti del team Cannondale Factory Racing. In questo articolo vi presentiamo queste ruote, sviluppate senza lasciare nulla al caso, dalla larghezza del canale, al disegno asimmetrico, fino al profilo variabile del cerchio.
Un cerchio con canale interno da 28 millimetri
Ma andiamo con ordine, partendo dal cerchio che è la più grande novità di questo set. Il canale ha visto la sua larghezza aumentare, raggiungendo i 28 millimetri. Un po’ quello che è considerato lo standard delle moderne ruote da Xc. Un valore che consente di montare copertoni larghi, senza perdere la reattività necessaria in una ruota da competizione. E’ completamente nuovo anche il profilo, si passa dai 30 millimetri delle i25 ad un’altezza del cerchio variabile tra i 22 millimetri del cerchio ed i 24 in corrispondenza dei nipples.
Una scelta studiata con più obiettivi. Il profilo più basso consente di contenere il peso dovuto al canale più largo, ma soprattutto consente al cerchio di assorbire meglio gli impatti verticali. E proprio le “gobbette” all’attaccatura dei raggi vanno a dare una maggiore solidità.
Rimangono della precedente generazione la struttura asimmetrica a 24 raggi sia al posteriore che all’anteriore. Sono ruote che non trascurano l’affidabilità, pur senza perder di vista le performance richieste dalle competizioni.
Mozzi con sistema a 72 punti di ingaggio
Nuovi anche i mozzi, gli FSA Prs con il corpetto a 72 punti di ingaggio. Ha l’obiettivo di evitare quella fastidiosissima sensazione di ritardo tra quando si inizia a spingere e la catena entra in tiro, che si ha nei meccanismi con meno punti. Inoltre sono stati progettati appositamente per l’offroad e promettono infatti una resistenza superiore al normale contro polvere, fango e acqua. Tutti elementi che normalmente mette in crisi la fluidità e lo scorrimento delle nostre ruote.
Appena tirate fuori dalla scatola, la prima cosa che abbiamo fatto è stata pesare la coppia. La casa madre dichiara 1.566 grammi al netto di valvole e nastro tubeless (di buona qualità e forniti in confezione). Il verdetto della bilancia? Solo 1.524 grammi, 40 meno di quanto ci aspettassimo. Non di certo un peso record per la categoria, ma decisamente un risultato di tutto rispetto.
Il peso viene però completamente giustificato quando si valuta la cura costruttiva. Prendiamo per esempio i raggi. Siamo abituati a vederli sempre più leggeri e sottili, addirittura piatti aerodinamici da strada a volte, sulle ruote da Xc. Invece qui, nonostante la classica struttura double butted, il diametro è sensibilmente maggiore. Ancora una volta a sottolineare come questo set strizzi l’occhio alla resistenza. Tanto che la stessa FSA lo categorizza sia per il cross country e Marathon, ma anche per il trail e discipline più discesistiche.
Queste Fsa KFX i28 non solo hanno passato tutti i test standard per la categoria senza problemi, ma superato prove con carichi maggiori. Infatti, queste ruote sono garantite a vita.
I copertoni, nel nostro caso una coppia Vittoria Barzo XC Trail da 2.35, sono stati montati senza fatica e rimangono ben sostenuti dal cerchio, sfiorando una sezione misurata al calibro di 60 millimetri. Questo a riprova del fatto che queste ruote abbracciano in pieno la filosofia attuale relativa all’uso di copertoni larghi.
Ma come si comportano sui sentieri?
Per poter provare in discesa le Fsa KFX i28 abbiamo dovuto prima affrontare la salita. Ed è proprio qui che meglio esprimono la loro indole da corsaiole. La rigidità torsionale è percepibile e l’impressione è che ogni singolo watt messo sui pedali finisca direttamente al battistrada. Anche alzandosi sui pedali, non flettono mai.
In discesa la risposta del terreno non è mai troppo secca, severa o instabile. Non si percepisce mai la rigidezza dei classici set da XC in carbonio, che amplificano tutte le piccole asperità. Al contrario, pare che queste vengano proprio assorbite, merito dello studio del particolare profilo della ruota e dei raggi. Questi, grazie al loro spessore, consentono range di tiraggio inferiori rispetto a raggi più sottili. E donano quindi più comfort verticale, a parità di rigidità torsionale. Resta quindi quella giusta dose di reattività che consente alle ruote di aiutare a creare velocità in uscita da una curva o una compressione.
Portatele al limite, senza paura
La sensazione è che queste ruote abbiano veramente tanto da dare, quasi a chiedere sempre di più dal rider. Vogliono essere portate al limite, essere usate senza remore, senza la paura di andare “a cerchio”. Il fatto che la categorizzazione spazi da XC a Trail la dice lunga su cosa avevano in testa i progettisti Fsa. Volevano creare uno strumento per affrontare qualsiasi tipo di uscita, non da usare solamente il giorno della gara, perché troppo rigide o delicate.
Le KFX i28 sono ruote da montare e non pensarci più, adatte al giro in cui teniamo sempre la catena in tiro. Ma perfette anche per il “backcountry”, giorno in cui contiamo di stare tante ore in sella e fare tante discese, pensando solamente al divertimento.
E’ vero, il peso non sarà competitivo paragonandole all’alta gamma, tuttavia sarebbe sbagliato guardare solo quello. In questa coppia c’è molto di più. A partire dalla rigidità del sistema (che, quando si accelera, fa veramente sentire poco l’inerzia dovuta al peso), passando per la cura della produzione artigianale. E arrivando infine a comfort e resistenza, che danno un senso a tutto tondo a questo set nato da e per le competizioni, ma che tiene bene in vista divertimento e piacere di guida.
Ulteriori infoprmazioni: www.fullspeedahead.com