Provare nuovi sentieri: quando e come farlo in quattro consigli

Allenamento e sentieri
La Mtb permette di uscire dalla propria zona di comfort per sperimentare nuovi itinerari
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Non è mai facile uscire dalla propria zona di comfort per sperimentare sentieri sconosciuti, per di più se qualcuno ce li ha descritti come impegnativi. Spingere la propria bici verso l’ignoto può essere un traino alla nostra curiosità e alla voglia di sperimentare, ma anche un freno deciso per la paura di sbagliare o di farsi male. Se vogliamo, però, non ci sono scuse: possiamo farlo. Questo è il momento di farsi coraggio e imboccare il nuovo sentiero per la prima volta.

Ecco quattro consigli per vivere l’esperienza nel modo giusto

Meglio in compagnia

Il silenzio della natura è uno dei motivi per cui la mtb è così affascinante, eppure affrontare un nuovo single track in compagnia potrebbe essere la scelta migliore, magari scortati da qualcuno che conosce la zona o che l’ha già fatto. Poter contare su un’altra persona renderà tutto più semplice: aiuterà l’individuazione delle linee giuste e accelererà il processo di apprendimento, oltre a incrementare nettamente il divertimento.

Evita le sedute di allenamento intense

Non è proprio il caso di avventurarsi in una nuova zona quando si ha in programma un allenamento lungo e intenso, o se dobbiamo eseguire esercizi specifici e particolari. L’esplorazione richiede un tempo maggiore e che poco si allinea con le dinamiche serrate dell’allenamento. Infatti, bisogna sempre considerare la possibilità di smarrire la rotta, o di trovare ostruito il passaggio su un sentiero che non si è mai battuto: tornare indietro e perdere del tempo sono i rischi da calcolare in queste situazioni.

Pianificare è importante

Le moderne app di navigazione hanno un ampio database di sentieristica, ormai in continuo aggiornamento anche quando si tratta di individuare le tracce più nuove. Non solo: le funzioni di pianificazione percorso, su siti come Komoot o Strava, oltre alla traccia gps da poter seguire, forniscono anche la possibilità di vedere le attività recenti su tutti i percorsi. Così sarà più facile capire se il luogo in cui ci stiamo dirigendo sia agilmente accessibile: un’informazione utile specialmente per affrontare il giro in solitaria.

Attenzione al clima

Può sembrare banale, ma sarebbe opportuno non cimentarsi in un giro su percorsi nuovi quando il terreno è bagnato. Il fango o la pioggia pesante non sono le condizioni ideali per apprendere nuovi sentieri in quanto rendono il tutto più difficile, un’insidia aggiuntiva che si sommerebbe all’attenzione, già massima, da porre nell’affrontare tratte sconosciute.