Le batterie delle e-Bike: ecco le condizioni ideali per la massima resa

le batterie delle e-Bike
Le batterie delle e-Bike sono agli Ioni di Litio: funzionano al meglio tra i 15°C e i 25°C.
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Le batterie delle moderne e-Mtb offrono prestazioni straordinarie. Spesso, però, quando se ne parla (in qualsiasi contesto) si tende a concentrarsi in maniera troppo esclusiva su meri dati come potenza, coppia e capacità della batteria. In realtà, ciò che consente di massimizzare l’autonomia e le prestazioni della propria Mtb “assistita”, è la semplice conoscenza di come essa funzioni. È essenziale sapere come gestirla, conservarla (per il lavaggio, leggi qui), ma anche conoscere come le condizioni ambientali influenzano la sua resa. E’ proprio ciò che tratteremo oggi, facendo un focus sulle batterie. Perciò, ora, non indugiamo ulteriormente e addentriamoci nel discorso.

Le batterie agli ioni di litio, utilizzate dalla maggior parte delle e-Mtb oggi in commercio, sono sensibili a vari fattori. La temperatura, in particolare, gioca un ruolo fondamentale. Se non trattata correttamente, anche in base alle temperature, la batteria può perdere infatti rapidamente capacità ed efficienza.

Le batterie Li-Ion funzionano al meglio tra i 15°C e i 25°C. Al di sotto dei 10°C, le reazioni chimiche rallentano, riducendo l’autonomia. A temperature molto basse, sotto lo zero, la batteria può non riuscire a sfruttare la sua piena capacità e scaricarsi rapidamente. Al contrario, temperature troppo alte (superiori ai 30°C) possono danneggiare irreversibilmente la batteria, accelerando il processo di invecchiamento e riducendo significativamente il numero di cicli di carica disponibili. Il surriscaldamento può anche causare guasti, per cui è fondamentale evitare di esporre la bici al sole diretto o lasciarla in ambienti troppo caldi, come può essere un’auto parcheggiata sotto il sole.

Sulla durata delle batterie influisce anche la gestione della carica

Un altro aspetto cruciale per la durata della batteria è la gestione della carica. Le Li-Ion non andrebbero scaricate completamente in maniera troppo frequente, né lasciate con carica al 100% per lunghi periodi. Il livello ideale è tra il 20% e l’80%.

Le raccomandazioni di conservazione poi variano leggermente a seconda del produttore di motore e batteria, anche se la maggior parte degli esperti concorda su alcuni principi di base. Ad esempio, se si prevede di non utilizzare la bici per un lungo periodo, è bene rimuovere la batteria e conservarla in un luogo fresco e asciutto (anche se non tutti i brand sono concordi su questo punto), lontano da fonti di calore o di freddo estremo. Durante la conservazione a lungo termine, è sempre bene poi lasciarla con una carica intermedia e mai completamente scarica. Ovviamente, però, prima di procedere con qualsiasi operazione è sempre meglio consultare il manuale del produttore.

Infine, un ultimo aspetto essenziale per salvaguardare un’e-Mtb: la manutenzione dell’impianto di assistenza. È consigliabile eseguire regolarmente le operazioni raccomandate dal produttore (con le modalità indicate), come la pulizia dei contatti e il controllo dello stato della batteria. Inoltre, è utile far eseguire un check annuale presso un centro di assistenza autorizzato, per controllare eventuali aggiornamenti software e verificare lo stato di salute di motore e batteria. Anche perché già solo vibrazioni e urti dati da un semplice utilizzo fuoristradistico possono danneggiare le celle, compromettendo l’efficienza generale della bici.

In sintesi, ogni impianto ha esigenze diverse, e seguire le indicazioni fornite può fare una grande differenza nella durata e nelle prestazioni. Informazioni “noiose”, ma che potrebbero essere utili a prolungare la vita utile della e-Mtb, ritardando spese, in certi casi, non proprio banali. E, cari e-biker, ricordate: attenzione alla temperatura!