Sender Cfr: la nuova bici downhill high-pivot di Canyon

Sender Cfr
Questa Sender Cfr è aggressiva quanto bella da vedere. Gomme Maxxiss e ammortizzatori RockShox, ruote DtSwiss e freni Sram: ha tutto ciò che serve per la discesa
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Tutti conoscono Canyon come azienda leader del settore strada e mountain-bike: d’altra parte, è la bici del pluricampione del mondo Mathieu Van Der Poel. Corss-country, gravel, ciclocross, all-mountain, enduro e persino trial: tutti segmenti del ciclismo in cui Canyon è al vertice.

Forse, il prodotto che “mancava” – tra molte virgolette – alla casa tedesca era una bici da discesa vera e propria. Ebbene, se mai ci fosse stata questa lacuna, è stata colmata proprio oggi con la presentazione della nuova Sender Cfr, la mtb da Dh pensata per le competizioni.

E, non a caso, la Sender Cfr nasce dalle gare “per le gare”. Infatti, l’intenzione di Canyon è stata proprio questa: creare la bicicletta da downhill più veloce del mondo. Il risultato finale è qualcosa di stupendo: un concentrato di tecnologia votata alla discesa.

Canyon Sender Cfr: guidabilità al massimo livello

Basta osservarla per rendersene conto. Quello che colpisce subito, infatti, è l’impianto high-pivot: una particolarità che la rende “quasi” una moto da cross. Fulcrando l’ammortizzatore posteriore più in basso, Canyon è riuscita a maggiorare l’escursione e a ribassare il carro, garantendo una migliore stabilità.

L’abbassamento del baricentro, infatti, aumenta la guidabilità della Sender: rispetto al modello precedente, adesso è più responsiva e bilanciata. Anche lo schema sospensivo è stato rivisto: con un lavoro coordinato insieme a RockShox, Canyon lo ha customizzato specificamente per questo nuovo telaio.

A questo proposito, una chicca interessante sembra essere quella della risposta degli ammortizzatori alle micro-sollecitazioni. Canyon ha lavorato verso la “velocità”: ne consegue una bici sostenuta e sensibile, in grado di “mangiarsi” rocce e radici in rapida successione. Ed è facile immaginare che questo sia il risultato, magnificamente realizzato, dall’esperienza nelle gare di Coppa del Mondo.

Sender Cfr
Anche le bici da Downhill optano per il passaggio cavi integrato: ormai un segno distintivo della moderna bike industry

Una carrellata di novità: vediamo le più succose

Insomma, Canyon Cfr si presenta come un concentrato di tecnologia per competere full-gas nel massimo circuito discesistico. Domina, ancora una volta, la scelta della combinazione cerchi in stile “mullet”, con un 29” all’anteriore e 27.5” al posteriore: la guidabilità è – e deve essere – un must.Il telaio è rinforzato a dovere, specialmente nei foderi posteriori, i quali sono – come è ovvio – altamente sollecitati.

Canyon ha optato per un passaggio cavi totalmente integrato: sempre meglio avere una bici pulita e che non rischia di impigliarsi tra i rami, in qualche passaggio stretto.

La catena ha un passaggio molto particolare, pensato per impedire che essa possa saltare via in seguito anche alle sollecitazioni più forti.

Canyon è attenta al prezzo per facilitare i piloti privati

Infine, la Sender Cfr vuole incontrare anche le esigenze dei piloti privati: oltre alla versione Team, essa esce anche in variante Privateer, ad un prezzo inferiore. Questa scelta di Canyon è indicativa: il telaio resta sempre lo stesso, cambiano sospensioni e freni (di fascia appena inferiore), ma l’anima competitiva resta invariata.

Le due edizioni di questa Canyon Sender Cfr si presentano al pubblico con il prezzo di 5.999 euro per la versione Team, e di 4.499 euro in versione Privateer.

Per tutte le specifiche tecniche, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale: canyon.com.